Con i suoi 19 anni risulta il più giovane iscritto ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) della provincia di Asti
Che la “Resistenza”e i suoi valori non siano solo un affare da “vecchi” è testimoniato da Cristiano Carillo che con i suoi 19 anni risulta il più giovane iscritto ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) della provincia di Asti. Studente al Liceo artistico Pinot Gallizio di Alba con il sogno di fare da grande il designer, Cristiano, che vive a Canelli, dal 2016 fa parte del direttivo provinciale e partecipa attivamente all’organizzazione degli eventi commemorativi organizzati sul territorio e in particolare nel Canellese. Un coinvolgimento il suo che non è dovuto a pressioni di alcun tipo ma che nasce da un genuino attaccamento agli insegnamenti della lotta partigiana.
«Sono un convinto anti-fascista e ho voluto confermarlo con l’iscrizione all’ANPI» spiega orgoglioso e distratto dal ripasso per gli esami di maturità giusto il tempo di questa intervista. «E’ importante tramandare alle nuove generazioni il significato dei valori della Resistenza. Così quando il compianto Gian Carlo Scarrone mi ha proposto di entrare nel direttivo non ho esitato un attimo. Spero con il mio aiuto di coinvolgere altri coetanei e di far capire loro quanto il messaggio dell’ANPI sia ancora attuale» risponde Cristiano, il quale in un certo senso può definirsi un “figlio d’arte”. Il ragazzo è infatti il figlio di Simona Bedino, consigliere comunale, e Flavio Carillo, entrambi molto attivi nelle associazioni culturali della città, come “Memoria Viva, e in prima linea nel corso delle celebrazioni commemorative in occasione del 25 Aprile o della Giornata della Memoria.
«In effetti, se confrontato con altri coetanei, ammetto di essere un po’ “atipico” – racconta con un sorriso – Alle medie non leggevo i fantasy come i miei compagni di classe ma i libri di Che Guevara e da quando ne ho memoria i miei genitori mi accompagnano alla passeggiata commemorativa ai Caffi, organizzata ogni anno sui luoghi partigiani. Per me l’impegno con l’ANPI è una responsabilità seria che mi sono assunto consapevolmente». I primi risultati sembrano già arrivare. Dall’anno scorso Cristiano è invitato nelle scuole medie di Canelli o all’Artom per spiegare le attività dell’ANPI, quale sia il significato delle manifestazioni e i legami profondi tra la Resistenza e i principi della nostra Costituzione.
Con il suo entusiasmo è riuscito a coinvolgere alcuni studenti agli eventi in programma. «Il ricordo di ciò che è stato consente di non ripetere gli errori del passato» conclude il giovane Carillo che domenica 18 giugno alle 9,30 nel corso della giornata commemorativa ai Caffi sarà chiamato a presentare un suo intervento sull’importanza dell’impegno delle nuove generazioni.
Lucia Pignari