C’era anche Cristina Pero, dell’omonima famiglia nicese titolare dell’azienda di confezionamento zuccheri Figli di Pinin Pero, nella puntata di ieri sera di “I soliti ignoti”, il programma di Rai 1 condotto da Amadeus. Fin troppo facile per chi abita a Nizza Monferrato e dintorni sapere in anticipo chi fosse, tra gli “ignoti”, che di professione si occupa di “produrre zucchero a velo”.
«La redazione del programma ci ha scritto in azienda lo scorso autunno – racconta Cristina – erano alla ricerca di una figura femminile che si occupasse di produzione di zucchero a velo». Che tutto parta dall’etichetta spiega, in parte, il motivo per cui la professione sia in effetti una descrizione molto parziale dell’attività di un’azienda dalla lunga storia, e ampia presenza sul mercato, come la Figli di Pinin Pero. Dopo aver accettato, le registrazioni si sono in effetti svolte a Roma a novembre, al Teatro delle Vittorie, pur avvolte dal vincolo di segretezza—fino alla messa in onda.
«Una bella esperienza – prosegue la diretta interessata – Bello vedere la complessità dell’organizzazione del programma. Sono stati tutti molto disponibili, avevano capito che nessuno di noi aveva esperienza televisiva e hanno saputo metterci a nostro agio». Il viaggio nella capitale ha previsto colloqui mattutini con gli autori, per meglio ideare gli indizi da fornire, e un incontro con i costumisti per decidere l’abbigliamento per lo show.
Non più di un’ora e mezza, il tempo della registrazione, anche se Cristina ammette che il tempo sia trascorso molto in fretta. Che effetto fa rivedersi sul piccolo schermo? «Strano, sicuramente. Credevo di essere più rilassata, ma mi sono accorta del contrario. Ci avevano detto di restare seri, per non far trapelare nulla, ma alla fine sembro tesa e basta». Salvo sorridere, quando finalmente la sua professione viene svelata e può raccontare al concorrente dell’azienda di famiglia.