Il 26 gennaio scorso la rete informatica del Comune di Asti è stata vittima di un cyber-attacco, provocato da un virus che è riuscito a bypassare le difese attive e infettare uno dei computer
Il 26 gennaio scorso la rete informatica del Comune di Asti è stata vittima di un cyber-attacco, provocato da un virus che è riuscito a bypassare le difese attive e infettare uno dei computer connessi. Il virus è penetrato nel sistema come allegato di una mail che, pur provenendo da un mittente attendibile, conteneva il file infetto.
Sul caso è stata depositata un'interrogazione dei consiglieri di minoranza Piero Ferrero (PDL) e Angela Quaglia (Forza Italia). Entrambi i politici chiedono come sia stato possibile questo "attacco", se l'antivirus fosse operativo e ipotizzano esserci stata una perdita di dati importanti, con relativi costi straordinari per il loro recupero. A tranquillizzare sull'accaduto è il vice sindaco Davide Arri, con delega ai sistemi informativi. «E' vero, l'attacco da parte del virus c'è stato, ma per fortuna non sono stati persi irrimediabilmente dei dati, anzi i nostri tecnici hanno già recuperato la maggior parte dei files dai backup conservati nei computer. L'antivirus era operativo, più di uno, ma si è trattato di un virus nuovo che non poteva essere intercettato».
Per quanto riguarda i costi straordinari sugli interventi di recupero, l'assessore Arri puntualizza: «Non ci sono stati costi straordinari, perché tutta la situazione è stata gestita con grande perizia dai nostri tecnici e senza creare alcuna interruzione nell'ordinaria attività degli uffici».
r.s.