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Pronto soccorso di Nizza
Attualità

Da domani, sabato, chiude il pronto soccorso di Nizza Monferrato

Motivazioni, secondo la circolare apposita, sono «lo stato emergenziale e l’esigenza di proseguire a riorganizzare il sistema di offerta e di liberare professionisti medici per garantire le terapie COVID»

Da domani chiude il pronto soccorso di Nizza Monferrato

Oggi è l’ultimo giorno di funzionamento del Punto di Primo Intervento al presidio Santo Spirito di Nizza Monferrato. A partire da domani, sabato 21 marzo, è prevista la chiusura a seguito di decisione della Regione Piemonte. Motivazioni, secondo la circolare apposita, sono «lo stato emergenziale e l’esigenza di proseguire a riorganizzare il sistema di offerta e di liberare professionisti medici per garantire le terapie COVID».

Nizza colpita duramente

Il punto di primo intervento all’ex ospedale di piazza Garibaldi era già stato di recente sospeso nella sua operatività nelle ore notturne. La decisione aveva suscitato qualche mugugno in vallata, poiché in linea con i molti “tagli” alla sanità da cui la Valle Belbo – con il nuovo presidio in regione Boidi al momento sotto forma di cantiere in attesa di ripartenza – è stata colpita duramente attraverso gli anni. In questo caso le chiusure dei “pronto soccorso” sono molteplici, includendo oltre a Nizza anche Giaveno, Venaria, Lanzo, Borgosesia, Bra, Ceva.

Per via dell’emergenza sanitaria

Commenta il sindaco nicese Simone Nosenzo: «Credo che l’operazione sia giustificata dall’emergenza sanitaria in atto. In qualsiasi altra occasione ci saremmo fortemente opposti. Ma vista la situazione, è evidente che non si possa fare altrimenti, anzi ci sembra giusto che i nostri professionisti possano prestare servizio al pronto soccorso di Asti, dove sicuramente ci sarà una situazione più difficilmente gestibile».
La città del “Campanòn” continua ad avere un unico caso positivo al COVID-19 tra i residenti sul territorio comunale, immediatamente ospedalizzato. Salgono da 3 a 4 i cittadini nicesi al momento in quarantena per contatto certo con il positivo. «Al malato il mio augurio per una buona guarigione – conclude Nosenzo – con la speranza che invece chi è in quarantena non contragga il virus».
Fulvio Gatti

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