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I coralli di Simone Porcellana
Attualità

Da hobby a mestiere: Simone Porcellana, l’astigiano che vende coralli online

Un lavoro nato da una passione e da una giusta intuizione. “Avevo sempre desiderato un acquario – esordisce – e quando andai a convivere con la mia fidanzata mi informai per metterne uno in casa, conobbi gente competente del settore e mi appassionai profondamente”

L’astigiano che vende coralli online

È un’attività affascinante e strana quella dell’astigiano Simone Porcellana. Un lavoro nato da una passione e da una giusta intuizione. “Avevo sempre desiderato un acquario – esordisce – e quando andai a convivere con la mia fidanzata mi informai per metterne uno in casa, conobbi gente competente del settore e mi appassionai profondamente.” Talmente da decidere di lasciare il lavoro che faceva, responsabile della qualità di un’azienda, e scommettere sul favoloso mondo dei coralli aprendo il primo negozio italiano dedicato alla vendita online di questi piccoli animali invertebrati sessili che si cibano di plancton.

Un inizio casuale

“Ho incominciato per caso – continua Simone – in quegli anni siti del genere esistevano soprattutto in America, ce n’erano pochissimi in Europa e nessuno in Italia.” Un inizio coraggioso quindi, nonostante tanti gli dessero del “matto” e nonostante la vendita online fosse, nel 2005, la preistoria di quello che è diventata oggi e nonostante il lavoro sicuro ma stressante. “Mi chiesi – racconta Simone – cosa vorresti fare nella vita? E la risposta immediata fu: vendere coralli online e solo online, data la mia innata timidezza”. Ha cominciato così, dopo essersi reso conto del grande numero di appassionati a questo hobby, dei pochi luoghi dove reperire il materiale e grazie a qualcuno che ha creduto in lui, “e per questi motivi – sottolinea – più che coraggioso mi ritengo fortunato.”

Più volte in Indonesia

Andò più volte in Indonesia, maggiore paese esportatore insieme all’Australia dei coralli di quel tipo. Conobbe e si fece conoscere dai fornitori “e iniziai la mia vendita online – spiega – in principio solo a privati poi anche all’ingrosso.” L’alta stagione per questo tipo di commercio va da settembre ad aprile e in quel periodo, ogni tre settimane, arrivano nuovi coralli a rifornire le due lunghe vasche che si trovano nell’impianto di via Don Andrea Ferrero a due passi dal Tanaro. Qui dopo quindici giorni di ambientazione i nuovi venuti, tutti rigorosamente controllati, certificati e inseriti nel registro CITES, sono pronti per la vendita con consegna in 24 ore o poco più, “che avviene in Italia ma anche in Europa – informa Simone – grazie a due corrieri abilitati con cui ho un contratto specifico”.

Cresciuta la vendita online

Nel frattempo la vendita online è cresciuta, i commercianti di coralli sono aumentati. “Attualmente in Italia siamo in quattro o cinque – puntualizza Simone – ed è un mercato che nemmeno l’attuale emergenza sanitaria ha toccato anzi, durante il lockdown nonostante la minore disponibilità di pezzi e la chiusura dei voli internazionali che ha bloccato l’importazione ma non la vendita online, ho quasi esaurito il magazzino.”
Un mondo fantastico, quello dei coralli (alcune specie si cibano anche di luce), che va ben oltre gli oggetti di gioielleria che il nome evoca, un mondo lento, silenzioso e colorato dove ogni pezzo si fa ammirare ed è come guardare il mare e si è catturati da quei riflessi, da quei movimenti tentacolari.

Un mondo supercontrollato

Un mondo non esente dalla burocrazia però e super controllato, sia dal punto di vista sanitario che fiscale, dove la riproduzione avviene solitamente per frammentazione e dove il costo di ogni singolo animale varia in base alla rarità, si va dai circa 30 ai 250 euro e più. In natura esistono oltre 6.000 specie diverse di coralli: molli, a scheletro flessibile, a scheletro calcareo, alcuni vivono in colonie, altri in solitudine, tutti hanno la loro classificazione e tutti hanno nomi complicati e fantasiosi. I coralli che Simone vende sul suo sito sono fotografati uno per uno e alcuni di questi esemplari è possibile ammirarli nell’acquario del Museo Paleontologico di Asti che lui riallestisce periodicamente.
Da qualche anno, inoltre, una dipendente lo aiuta nell’attività che consiste principalmente nel mantenere costanti i parametri dell’acqua, controllare gli animali, nutrirli, riprodurli, pulire le vasche.
Insomma alla fine Simone Porcellana non solo si è messo l’acquario in casa, è andato oltre, ha fatto molto di più e questa è la sua storia, la storia di quelle che sembrano piante e fiori bellissimi ma sono animali, di quegli animali che sembrano fragili ma possono essere eterni. La storia di un sogno che sembrava impossibile ma si è realizzato.
Monica Jarre

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