L'emergenza sbarchi a Lampedusa dei profughi provenienti dal Nord Africa risale tutto lo stivale e arriva fino ad Asti. E' previsto per il pomeriggio di oggi, martedì, l'arrivo a
L'emergenza sbarchi a Lampedusa dei profughi provenienti dal Nord Africa risale tutto lo stivale e arriva fino ad Asti. E' previsto per il pomeriggio di oggi, martedì, l'arrivo a Villanova di un gruppo di 50 profughi (non si sa di che nazionalità) "smistati" dal Ministero attraverso le Prefetture di tutta Italia nell'ambito del piano di riparto delle persone in arrivo sulle coste meridionali. Si tratta di un caso simile all'arrivo dei profughi alla palestra di Gorzano di San Damiano qualche settimana fa.
Ieri il vice prefetto vicario Paolo Ponta ha raccolto le disponibilità di tutte le associazioni e le istituzioni in grado di accogliere un numero così alto di persone ed è emersa dalla Diocesi di Asti l'offerta della palestra del Santuario della Madonnina, dove è attiva la nuova Casa di accoglienza del pellegrino. La struttura, gestita dalla Comunità Papa Giovanni XXIII si occuperà di garantire i pasti ai profughi mentre i volontari si alterneranno nell'accoglienza e nella prima alfabetizzazione. Sarà la Caritas diocesana a tirare le fila di questi giorni di prima accoglienza del nuovo gruppo di profughi. Non si tratta ovviamente di una sistemazione definitiva ma temporanea in attesa di riattare Villa Quaglina, fra San Marzanotto e Mongardino, dove una parte di essi verranno destinati. Nel frattempo verranno messe in atto tutte le procedure per favorire la loro accoglienza presso altre strutture, associazioni e famiglie.
Così come è accaduto per i profughi di Gorzano che sono stati "smistati" fra case di accoglienza, famiglie di San Damiano e nuclei di connazionali che li hanno presi in casa. «Quella dell'accoglienza diffusa è l'unico percorso da seguire -commenta Alberto Mossino del Piam, una delle associazioni che collabora per dare rifugio ai profughi- Questa città ha dimostrato da sempre di essere in grado di accogliere le persone in difficoltà e potrebbe trasformarsi in un piccolo indotto che mette insieme tante esigenze e risolve tanti problemi regalando integrazione ed opportunità». I profughi che arriveranno oggi pomeriggio troveranno nella palestra della Madonnina anche personale dell'Asl e della Croce Rossa per un primo screening sanitario.
Daniela Peira