Uno studio recente rivela che quasi il 40% degli ultra 75enni soffre di ridotta autonomia motoria; questo dato, traslato all’Astigiano, dove gli ultra75enni sono circa 10 mila, porta a doversi preoccupare di 4 mila anziani che fanno fatica a spostarsi autonomamente per motivi di deambulazione. Ed è a questo potenziale bacino di utenti che si rivolge il nuovo servizio dell’Asl di Asti presentato nei giorni scorsi. Si tratta della radiologia domiciliare, quella che consente ai pazienti immobilizzati o dalla forte riduzione di capacità motorie, di non doversi spostare per una radiografia ma di poterla ottenere direttamente a domicilio.
L’Asl, con fondi donati dalla Banca d’Asti, ha acquistato un’apparecchiatura portatile che consente di fare i raggi a domicilio: una valigetta che pesa meno di 10 chili la contiene insieme al pannello di riscontro e ad un tablet che invia l’immagine direttamente al medico radiologo in ospedale il quale, in tempo reale, la legge e la referta.
La “squadra domiciliare” è composta da un tecnico e un assistente che lo aiuta a montare il supporto che regge il radiografo.
«Un servizio importante per questa provincia che ha una particolare conformazione tale da concentrare la maggior parte delle cure nel capoluogo – ha spiegato il direttore generale Asl, Flavio Boraso – La radiologia domiciliare risolve un po’ di problemi logistici e migliorando la qualità della vita dei pazienti. I più anziani, quelli cui è prevalentemente dedicato il servizio, ora per una rx, che è anche un esame fra i più richiesti, deve impegnare un’ambulanza per il trasporto, deve sostare in ospedale per l’esame e poi deve fare tutto il percorso al contrario. In questo modo, invece, non dovranno spostarsi da dove sono».
In un primo tempo questo servizio verrà fatto nelle Rsa, dove potranno anche “concentrarsi” più pazienti per volta. Ma, in casi eccezionali, potrà essere utilizzata per radiografie a casa, laddove strettamente necessario.
A decidere l’urgenza e la congruità di questo servizio sarà il radiologo al quale perverrà la richiesta da parte del medico curante.
«Contiamo di estendere il servizio anche agli esami ecografici – ha aggiunto la dottoressa Laura Martincich, primario di Radiodiagnostica dell’Ospedale di Asti – Ma per ora possiamo già fare i raggi a domicilio del torace, delle ossa lunghe, colonna vertebrale, femori, ginocchia. E’ una procedura del tutto sicura per pazienti, personale sanitario e i locali in cui vengono effettuate le radiografie, visto che le emissioni sono quantificate in dosi risibili».
Lo stesso macchinario portatile potrà essere usato in un’altra comunità che spesso richieste il servizio di radiologia, ovvero il carcere di Asti.
Anche in questo caso, invece di trasportare il detenuto in ospedale, con tutte le precauzioni di sicurezza che ne conseguono, sarà possibile eseguire l’esame direttamente in un locale della casa di reclusione.