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Degrado senza fine da piazza Vittorio Veneto alle Antiche Mura
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Da piazza Vittorio Veneto alle Antiche Mura, passeggiata nel degrado che nessuno riesce a fermare [fotogallery]

Immondizia, resti di cibo, graffiti, svariati cartoni di vino e un bagno a cielo aperto: in poche centinaia di metri scene indegne che si ripetono spesso

Le foto si commentano da sole e c’è ben poco da aggiungere su un tema, il decoro e la manutenzione dei luoghi pubblici, che ad Asti continua a far discutere. Non è colpa di nessuno, ma è un po’ colpa di tutti. Di coloro che, a vario titolo, sono direttamente responsabili di trasformare gli spazi pubblici in discariche (se non latrine a cielo aperto) e di coloro che non riescono, a quanto pare, a impedire che tutto questo sia un’amara prassi. Non in qualche desolata strada di periferia (dove comunque non sarebbe giustificabile), ma ancora una volta in uno dei quartieri più centrali, a ridosso di una scuola materna, delle Antiche Mura, in uno dei parchi più grandi di Asti dove, almeno in teoria, le persone avrebbero tutto il diritto di passeggiare o passare il tempo senza dover sempre assistere alla ormai celebri storie di monnezza. Ma tant’è.

Così, martedì alle ore 16, abbiamo fatto la nostra “prova su strada” dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte di chi porta i bambini alla materna nel Bosco dei Partigiani, vive in zona o, magari, accompagna il cane a spasso lungo le Antiche Mura. Ma andiamo con ordine. Il primo problema sono i rifiuti gettati ovunque, per terra, sulla scalinata intitolata alla partigiana Marisa Ombra, nelle due fermate del bus in viale Partigiani nei pressi di piazza Vittorio Veneto, nello stesso parco dove, tra gli altri problemi, si vede anche una lavagna didattica abbattuta e coperta dalle foglie.

Quando si entra al Boschetto dei Partigiani la situazione è quella che tutti conoscono: l’arena in cemento, ripulita e riverniciata di verde nel luglio del 2023 da un nutrito gruppo di volontari, è stata di nuovo vandalizzata e devastata da scritte, insulti, disegni vanificando ogni sforzo, anche economico, che venne fatto a suo tempo. Da chi è perché? Perché non si riesce a impedire, o quantomeno limitare, questi atti vandalici? Quando verranno installate le telecamere anticrimine che monitorino proprio quella specifica zona del parco? Domande alle quali non possiamo dare risposte.

C’è poi lo stato dell’arte alle Antiche Mura, proprio nel tratto compreso fra piazza Lugano e il Circolo del tennis dove spicca ancora il maxi cartellone che celebra i 750 del Palio di Asti. Ma la pulizia, impreziosita dall’illuminazione mirata e il decoro, vista la sera del 10 agosto quando ci fu la ricorrenza dell’anniversario del primo Palio di cui si ha certezza, è un lontano ricordo. Messi da parte i fasti del tempo che fu, passeggiando lungo le Mura si possono “ammirare” resti che con il Medioevo hanno poco a che fare: le solite cancellate divelte per creare bivacchi di fortuna, residui di cibo e vari rifiuti, svariati contenitori di vino – vuoti – buttati sotto gli archi, bottiglie di birra, rotoli di carta igienica (e quel che ne consegue) a conferma che le Antiche Mura, anziché essere un risorsa turistica e un posto bello per i cittadini, assomigliano a un luogo abbandonato al proprio triste destino. Purtroppo è un degrado diffuso, che tocca varie zone di Asti e prospera grazie all’inciviltà di molte persone. Ma che occorra un giro di vite è chiaro a tutti; agli enti preposti il compito di attuarlo.

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