Venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 novembre il Bagna Cauda Day coinvolgerà più di 150 locali per un totale di circa 16.000 posti a sedere
Quinta edizione per il Bagna Cauda Day, il più grande evento collettivo e in contemporanea, dedicato all’intingolo di tradizione. Una scommessa e insieme una sfida quella iniziata cinque anni fa: proporre al pubblico una ricetta che sembrava comparire sempre più di rado sui menù.
Mercoledì scorso, alla Camera di Commercio di Asti, l’Associazione Astigiani ha presentato le novità di quest’anno e snocciolato i numeri. Venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 novembre il Bagna Cauda Day coinvolgerà più di 150 locali per un totale di circa 16.000 posti a sedere.
I locali coinvolti vanno dal ristorante stellato alla trattoria di paese per offrire a ciascuno la possibilità di gustare a suo modo la bagna cauda. L’elenco completo dei locali è presente sul sito www.bagnacaudaday.it, da cui si può effettuare la prenotazione.
Insieme a Sergio Miravalle, primo motore dell’iniziativa -nata da un’ispirazione di Leo Tessiore-, c’erano quattro presidenti a testimoniare collaborazione e comunanza d’intenti. Filippo Mobrici, Presidente del Consorzio della Barbera, Romano Dogliotti, Presidente del Consorzio dell’Asti, Alessandro Durando, presidente della Confederazione Italiana Agricoltori e Bruno Violato, Presidente dell’Associazione Albergatori e ristoratori Astigiani.
La Barbera, vino che si sposa con la bagna per struttura e per chimica e l’Asti secco che sarà offerto come brindisi d’apertura, insieme per arricchire il Bagna Cauda Day. A cura della Confederazione Italiana Agricoltori sarà invece il Bagna Cauda Market, allestito a palazzo Ottolenghi.
L’ironia è da sempre un ingrediente irrinunciabile di questa grande bagna cauda collettiva ma quest’anno, accanto al kit del dopo bagna cauda, alla mascotte Acciù e al bavagliolo firmato dal vignettista Luigi Piccatto che si è cimentato con l’assalto al fujot, ci sono due novità molto serie.
Il “Bagna cà” consentirà la consegna a domicilio della bagna cauda, pensando anche a chi non può recarsi al ristorante e il “Bagna sitter” permetterà ai genitori di affidare i bambini a personale qualificato per regalarsi la cena e perché no, anche il “Barbera kiss”, il bacio di mezzanotte.
Il Bagna Cauda Day ha in Asti il suo baricentro, ma non è solo Asti, anzi. A Eataly Lingotto di Torino questo week end ci sarà un’anticipazione con il Festival “Che bagna cauda!”
Non solo. La bagna cauda valicherà i confini piemontesi arrivando persino in qualche locale della Nuova Zelanda e del Giappone.
In questi tre giorni molti anche gli eventi collaterali come il premio “Testa d’aj”, assegnato a persone che hanno avuto la capacità di andare controcorrente. Non è ancora stato rivelato il nome del vincitore del premio che l’anno scorso andò allo scrittore Guido Ceronetti. Sabato 25 alle 16 i “Cardologi a convegno” tratteranno delle possibilità di sviluppo della coltivazione dei cardi, evento organizzato dalla Cia in collaborazione con la condotta astigiana di Slow Food.
Il contest fotografico “Bagna cauda clic” su instagram invita tutti i bagnacaudisti a fotografare e condividere l’evento sui social. «Anche da qui si coglierà il senso di una festa reale che coinvolge un’intera città» ha sottolineato Sergio Miravalle.
Alessia Conti