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Attualità
Nizza Monferrato

Dal consiglio regionale il via al nuovo progetto per il presidio Valle Belbo

Icardi: “Non sarà necessario l’ulteriore piano”. Ora l’ASL Asti è pronta a sottoscrivere il contratto con l’impresa

Via libera dal consiglio regionale alla proposta di modifica della deliberazione che dovrebbe finalmente permettere al cantiere per il presidio “Valle Belbo”, ormai fermo da anni, di ripartire. «Per ospitare le attività previste – ha chiarito l’assessore regionale alla sanità, Luigi Icardi – non sarà necessario sopraelevare l’edificio di un ulteriore piano, operazione che avrebbe comportato l’allungamento dei tempi di cantiere, maggiori opere di adeguamento e un investimento economico più oneroso, ma basterà completare e sistemare con impianti, arredi e apparecchiature i piani già edificati».

Icardi ha messo l’accento sul taglio dei costi di questa soluzione: «Permette di ‘risparmiare’ circa 3 milioni di euro sui 14 disponibili, con cui procedere alla sistemazione dell’area esterna, alla ristrutturazione e razionalizzazione degli spazi del vecchio Ospedale di Nizza Monferrato per il potenziamento dei servizi territoriali». Ha accennato inoltre all’obiettivo di portare il Punto di Primo Intervento dalle 12 alle 24 ore giornaliere di attività. La delibera ha ottenuto 25 voti favorevoli dalla maggioranza e 17 astensioni dall’opposizione, insieme ad alcune richieste di chiarimenti.

«Siamo contenti che l’iter procedurale da consiglio regionale sia terminato – commenta il sindaco nicese Simone Nosenzo – Sinceramente speravo che, vista l’unanimità della volta scorsa, fosse ribadita anche in questa occasione. Il territorio, con l’ordine del giorno condiviso, aveva dato un segnale importante. Non vediamo l’ora di vedere qualcuno che sia lì a lavorare».

Ora i passaggi successivi spettano all’ASL Asti. «Abbiamo lavorato a lungo, in stretta sinergia con l’assessorato, per arrivare a questo traguardo sia dal punto di vista autorizzativo, che per trovare un accordo con l’impresa costruttrice, operazione complicata dall’aumento del costo delle materie prime che ha rischiato di mettere a repentaglio la sostenibilità dell’opera. Oggi salutiamo un grande risultato frutto di un grande lavoro di squadra – commenta il direttore generale Flavio Boraso – Ora siamo pronti a sottoscrivere il nuovo contratto con l’impresa, in seguito al quale potranno concretamente ripartire i lavori. Ringrazio la nostra struttura tecnico-amministrativa per l’impegno e per l’importante supporto fornito».

 

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