Cerca
Close this search box.
corsie ciclabili ad Asti13
Attualità
Video 
Prova su strada

Dal Pilone all’ospedale sulle ciclabili: con la pista di corso Gramsci si può, ma serve manutenzione [Video]

Viaggiando da est a ovest per oltre 8 km si può attraversare Asti sulle ciclovie anche se alcune zone mancano di segnaletica con tutti i pericoli del caso

Mentre continua il dibattito sull’utilità della nuova pista ciclabile in costruzione su corso Gramsci, che ha obbligato il Comune a istituire il senso unico, per le auto, verso la stazione, abbiamo effettuato un esperimento per vedere quanto sia ciclabile la città. Piste e corsie ciclabili, più sovente percorsi ciclopedonali, ce ne sono ma ad oggi sono concentrati lungo la dorsale sud/est e sud/ovest con la stazione come raccordo. La pista ciclabile di corso Gramsci servirà proprio a unire due tronconi di ciclovie, oggi scollegati, la cui interconnessione garantirà ai ciclisti di muoversi da viale Pilone (incrocio con corso Alessandria) all’ospedale Massaia senza interruzioni.

Dal Pilone alla stazione

Abbiamo provato a fare questo tragitto, immaginando di dover attraversare Asti solo sfruttando le corsie ciclopedonali e le piste ciclabili. Punto di partenza la cima di viale Pilone dove di recente è stato costruito un lungo rettilineo ciclopedonale che si raccorda con una precedente corsia ciclopedonale fino a piazza I Maggio. Due le criticità del rettilineo: l’incrocio tra corso Palestro e viale Pilone, che le bici devono attraversare su una rotonda disegnata per terra, seguendo il percorso “rosso”, e quello tra viale Pilone e la piazzetta della chiesa di San Pietro dove i mezzi tagliano la strada alle biciclette. Da qui inizia la parte più critica della doppia corsia ciclabile che corre sul marciapiede per raggiungere corso Genova, dove la segnaletica orizzontale non esiste più, scarseggia quella verticale e i cordoli sulla carreggiata sono divelti e quindi del tutto insufficienti per garantire la sicurezza dei ciclisti. La corsia sembra interrompersi dopo la mensa sociale, anche per colpa di bidoni e auto parcheggiate a ridosso del percorso; quindi continua a destra in corso Pietro Chiesa, sul marciapiede, anche in questo caso senza segnaletica orizzontale e su un fondo accidentato. All’altezza di via Vigna la ciclabile punta in direzione di corso Cavallotti, ma sebbene sia segnalata meglio per terra, manca di cordoli laterali.

Un altro incrocio molto pericoloso è quello tra corso Cavallotti e via Vigna, dove la ciclabile deve tagliare la direttrice principale in un punto scarsamente segnalato. La corsia ciclabile raggiunge piazza Leonardo da Vinci (davanti al Cpia) e si immette nel parcheggio Babilano per poi raccordarsi fino al Movicentro e alla stazione dove finisce. Anche in questo caso c’è carenza di segnaletica orizzontale che la indichi con maggior chiarezza, soprattutto a tutela dei ciclisti. Dal Pilone alla piazza Marconi il percorso è di 2,9 km.

Dalla stazione al parco del Borbore

Il secondo tragitto è quello che collega la stazione, nella cui piazza è presente anche un parcheggio coperto per le bici sebbene poco sfruttato, al parco del Borbore. Lo percorriamo utilizzando la pista ciclabile di corso Gramsci che sarà aperta fra qualche settimana. In questo caso il tragitto, raggiunta la Saclà di piazza Amendola, si trasforma in una percorso turistico lungo il Borbore. Peccato che questa sezione di ciclopedonale non sia pressoché segnalata da nessuna parte e che pochi la sfruttino per raggiungere viale Don Bianco.

Per prenderla è sufficiente arrivare in piazza Amendola, girare a sinistra verso la ferrovia, superare (senza scendere) il sottopasso in direzione di corso Alba e svoltare a destra lungo la massicciata ferroviaria. La ciclopedonale ci porta fino a piazzale Secondo Ercole, nei pressi del cimitero. Da lì è sufficiente attraversare viale Don Bianco per proseguire il percorso turistico dietro la piscina, il Palazzetto e il Campo scuola così da arrivare al parco del Borbore in via Atleti Azzurri Astigiani dove il tragitto si raccorda ad una sezione di ciclopedonale fino a corso Torino. Lunghezza totale circa 2,7 km.

Dal parco del Borbore all’ospedale

C’è anche la possibilità di continuare il viaggio fino all’ospedale sfruttando la rete ciclabile che inizia in strada Ragazzi del ‘99, passa dietro l’Obi, continua lungo il raccordo a doppio senso di marcia e raggiunge corso Ivrea all’altezza del passaggio a livello. Da questo punto, seguendo il percorso sufficientemente segnalato, si arriva in strada Laverdina con la pista ciclabile che costeggia il campo da calcio fino a via Turati, in Torretta.

Anche in questo caso il percorso sfrutta un marciapiede ciclopedonale che corre lungo via Turati raggiungendo la scuola Rio Crosio dietro la quale continua per raccordarsi alla rotonda tra strada Laverdina e via Fregoli. La corsia si interrompe obbligandoci ad attraversare dall’altra parte, davanti al campo da calcio, da dove riprendere la ciclopedonale fino all’ingresso dei parcheggi del Cardinal Massaia. Lunghezza del tragitto 2,8 km.

Abbiamo così percorso tutta la dorsale est/ovest di Asti su corsie e piste ciclabili che possono essere utili per viaggiare da un punto all’altro della città, ma che non servono per raggiungere il centro dove ci sono gli uffici comunali, i palazzi storici, i monumenti soprattutto in funzione turistica. Raccordare anche questi punti con corsie ciclabili è indispensabile per rendere la bicicletta una vera alternativa all’uso dell’auto. Però durante il nostro test abbiamo incontrato ben poche biciclette, vuoi per il freddo, vuoi per altri motivi. Ma la città non deve partire da zero, basterebbe mantenere meglio la rete esistente, farla conoscere ed estenderla così da invogliare i cittadini a sfruttarne le potenzialità.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale