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Elezioni amministrative

Dal reddito di maternità ai marciapiedi più larghi tutte le proposte dei candidati al confronto di Libera

Organizzato ieri al Cinema Lumière

Impeccabile l’organizzazione di Libera Asti che ieri sera ha chiamato a raccolta tutti e sette i candidati a sindaco per il Comune di Asti al Cinema Lumière per un confronto sui temi cari all’associazione che si occupa di legalità e contrasto alle mafie (ma non solo).

I temi cui i candidati sono stati chiamati a rispondere dai due referenti Luigi Gilardetti e Simone Barbiero, sono quelli degli otto punti del Manifesto di Libera e l’ordine di sorteggio è stato deciso dai giornalisti presenti in sala.

I candidati sono arrivati preparati perchè gli organizzatori hanno da tempo inviato loro il Manifesto e annunciato che avrebbero avuto 2 minuti a testa per rispondere sui vari punti.

Qualche risposta è stata più puntuale, altre meno; qualche candidato ha scaldato di più il pubblico presente in sala con risposte a braccio, altri si sono affidati ad appunti scritti per essere sicuri di poter dire tutto nel tempo concesso.

Fra gli argomenti toccati sicuramente quello sulla sicurezza. Salvatore Puglisi, per 40 anni investigatore dei carabinieri, è favorevole alla sospensione dagli incarichi amministrativi pubblici (e collegati) dopo la condanna di primo grado ma è più prudente per lo stesso provvedimento dopo il rinvio a giudizio, ipotizzando di sottoporre la decisione al consiglio comunale.

Sulla trasparenza dell’attività comunale tutti hanno profuso idee e progetti prevalentemente digitali. Lo ha fatto Paolo Crivelli, che punta a coinvolgere il più possibile i cittadini nei processi decisionali per non fare cadere le decisioni dall’alto mentre da Margherita Ruffino arriva la proposta di una consulta permanente per il collegamento con i responsabili degli uffici pubblici e realizzare punti di ascolto nei quartieri e “un’agorà” all’aperto una volta al mese per ascoltare i problemi delle persone.

Il sindaco uscente Rasero (che ha lasciato il confronto a metà per altri impegni pregressi) ha ricordato che già esiste il progetto Porte Aperte per avvicinare i giovani alle decisioni del Comune.

Il PNRR è stato definito da tutti grande occasione di rilancio: per Marco Demaria servono però procedure più snelle ma, allo stesso tempo, meccanismi di vigilanza che impediscano l’arrivo di “zampe pruriginose” sui cantieri.

Per la Ruffino deve essere un’occasione, insieme all’acquisizione di beni confiscati alle mafie, per recuperare spazi e contenitori vuoti da destinare a giovani famiglie e cittadini fragili. Insieme al reddito di maternità (ipotizzato in 1000 euro al mese) potrebbe rilanciare la natalità in calo costante.

Legalità al primo posto per Chiara Chirio che ha conosciuto personalmente Borsellino e che ritiene profondamente nelle regole giuste e nella volontà delle persone: un connubio che può cambiare le cose, ha sostenuto. Con la proposta di uno sportello di sostegno psicologico per anziani e bambini e di ascolto per tutti per intervenire dove maggiori sono le criticità di matrice sociale.

Tutela dell’ambiente e sostenibilità passa attraverso la proposta di revisione del trasporto pubblico urbano, del traffico, dell’implementazione delle ciclovie e dei marciapiedi per Marco Demaria; scelte condivise anche da Paolo Crivelli che aggiunge anche sviluppo delle zone pedonali, il potenziamento delle linee ferroviarie. Sempre Crivelli ha confermato la totale adesione della sua coalizione al ripristino integrale della legge regionale contro il gioco d’azzardo e l’attivazione di procedure più snelle per le autorizzazioni che riguardano le attività produttive.

Diversità di veduta invece sull’uso delle telecamere di videosorveglianza per la sicurezza cittadina: favorevole Salvatore Puglisi sulla scorta del suo passato da carabiniere, contrario ad un’adozione capillare di queste apparecchiature il candidato Tomasini il quale ritiene più utile una cultura di prevenzione rispetto ad un sistema invasivo di videocontrollo.

(Photogallery Ago)

 

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