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Dalla Valtiglione a Pino d’Asti prende il via il 3 giugno il “porta a porta” della differenziata in sei Comuni

Addio ai cassonetti stradali nei paesi di Agliano Terme, Belveglio, Castelnuovo Calcea, Mombercelli, Montaldo Scarampi e Pino d’Asti

Cambiano le regole della raccolta differenziata dei rifiuti in sei Comuni dell’Astigiano. Passano al nuovo sistema “porta a porta”, dicendo addio ai cassonetti stradali per la differenziata, i paesi di Agliano Terme, Belveglio, Castelnuovo Calcea, Mombercelli e Montaldo Scarampi, che fanno parte dell’Unione collinare Valtiglione e dintorni, e il Comune di Pino d’Asti. Il Consorzio di Bacino dei rifiuti dell’Astigiano, in collaborazione con l’Asp e San Germano SpA (Gruppo Iren), annuncia la novità a partire da martedì prossimo, 3 giugno, «con l’obiettivo di migliorare, anche nei piccoli Comuni, la gestione dei rifiuti, incrementare la raccolta differenziata e promuovere la sostenibilità ambientale». «A partire dal mese di aprile, i cittadini hanno ricevuto avvisi attraverso cui essere informati del nuovo sistema e operatori incaricati da Asp e San Germano hanno consegnato porta a porta a ogni utenza il kit per la raccolta differenziata, che include un mastello dedicato alla raccolta della carta, i sacchi per la raccolta di plastica e lattine e, nel caso del comune di Agliano Terme, anche il mastello e i sacchetti compostabili per i rifiuti organici». Insieme alle attrezzature alle famiglie viene anche consegnato il calendario con i giorni di raccolta del nuovo servizio porta a porta.

Incontri informativi

Nel corso di queste settimane sono stati allestiti incontri informativi con la popolazione e informazioni di servizio sono anche disponibili sull’App gratuita Junker. I prossimi incontri sono in programma a Montaldo Scarampi lunedì 9 giugno (alle 21 nella sede Pro loco al Museo della famiglia contadina), a Belveglio mercoledì 11 giugno (alle 21 nella sede della biblioteca comunale in via XX Settembre 1), a Pino d’Asti giovedì 19 giugno (alle 21 nel salone della Pro loco). Avvisa l’Asp: «Gli operatori incaricati non richiedono denaro e non entrano nelle abitazioni. In caso di richieste sospette, si invita la cittadinanza ad avvisare le forze dell’ordine».

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