Cerca
Close this search box.
Decadenza, Brignolo non farà ricorsoIncertezza sul futuro della Provincia
Attualità

Decadenza, Brignolo non farà ricorso
Incertezza sul futuro della Provincia

Il vice presidente Gabusi prende in mano le redini del Consiglio ma è presto per dire se si andrà subito a nuove elezioni di secondo livello. Parla il segretario provinciale del PD Giorgio Ferrero: "Era in buona fede". Domani mattina l'opposizione chiederà le dimissioni di Brignolo anche da sindaco

Il presidente della Provincia di Asti, Fabrizio Brignolo, non impugnerà l'ordinanza del tribunale che, poche ore fa, l'ha dichiarato decaduto dalla carica in capo all'Ente provinciale. E' lo stesso ex presidente a confermare di non voler procedere con l'appello sebbene, scrive in una nota stampa, "l'ordinanza, per il carattere di novità delle questioni giuridiche trattate, sembrerebbe meritevole di essere devoluta ad un secondo giudizio".

"Ciononostante – continua Brignolo – ho in animo di non presentare alcuna impugnazione, anche se l’appello determinerebbe la sospensione dell’efficacia del provvedimento del tribunale e mi manterrebbe in carica fino alla fine della causa di secondo grado. Penso infatti che il sindaco di Asti debba attenersi alle decisioni del “suo” tribunale anche se il loro esito non gli è favorevole".

Nella dichiarazione di Brignolo non manca, poi, un accenno all'attuale situazione complicata che sta vivendo l'Ente, "il quale, in questo momento difficilissimo, deve avere un presidente nel pieno della sua autorevolezza. Tale è il vice presidente, che eserciterà da oggi le funzioni, e tale sarà chi verrà eletto presidente al mio posto. All’Ente  e al mio successore – precisa ancora – andrà tutto l’aiuto e il sostegno che mi sarà comunque possibile offrire dal mio ruolo di sindaco del capoluogo, per cercare di portare a termine insieme le azioni intraprese e le azioni che occorrerà intraprendere per affrontare al meglio i problemi e le opportunità del territorio provinciale".

Poche parole da parte del segretario provinciale (dimissionario) del Partito Democratico, Giorgio Ferrero, che, caso vuole, martedì sera aveva annunciato di voler lasciare l'incarico perché, essendo anche assessore regionale all'Agricoltura, sarebbe incorso nell'incompatibilità prevista dallo Statuto regionale del PD.
"Il PD si esprimerà nelle sedi opportune – commenta Ferrero – ma Fabrizio ha fatto bene a non fare ricorso. Prima non sapevamo esattamente cosa fossero le nuove Province, ora sembra che siano ancora identiche a quelle che c'erano una volta. Lui avrebbe potuto fare ricorso restando al suo posto ma, non avendolo fatto, dimostra tutta la sua buona fede". E quando gli chiediamo se non fosse stato meglio per Brignolo non esserci mai entrato in banca, Ferrero replica: "Adesso le cose sono molto chiare ed è un precedente che scioglie ogni dubbio per la prossima volta".

Intanto per domani mattina è prevista una conferenza stampa congiunta dell'opposizione in Consiglio comunale nella quale si commenterà la sentenza e si chiederanno le dimissioni di Brignolo anche da sindaco della città. Una richiesta non condivisa, però, da tutti i consiglieri di minoranza.

Il primo a dissociarsi è Massimo Scognamiglio della Federazione della Sinistra. "Non parteciperò perché ritengo che Brignolo debba dimettersi dalla Cassa di Risparmio mentre come sindaco è stato eletto con il consenso popolare ed è suo diritto governare, se lo ritiene ancora opportuno. Trovo invece scandaloso ciò che è stato fatto nei confronti della Provincia la quale versa in una situazione molto critica e che dopo sei mesi circa si ritroverà nuovamente nelle mani di un commissario".

Conferenza stampa anche per il Movimento 5 Stelle che commenterà, insieme all'avvocato Alberto Pasta, la sentenza di decadenza del presidente Brignolo.

Riccardo Santagati

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale