Botta a risposta tra il deputato astigiano di Fratelli d’Italia, Marcello Coppo, e il segretario generale provinciale della Cgil Luca Quagliotti. Il motivo dello scontro è nato con un post su Facebook, pubblicato da Coppo, nel quale il deputato difende le scelte del Governo Meloni e, in particolare, quelle operate nel “Decreto Lavoro” varato il 1° maggio. Al di là del giorno scelto dal presidente del consiglio per approvare il provvedimento, particolare che ha provocato una piccola polemica con i sindacati, è proprio su una questione di merito che la Cgil ha già annunciato di voler dare battaglia evocando anche l’ipotesi dello sciopero.
«Non mi pare di ricordare, da parte della Cgil, – commenta Coppo – minacce quotidiane di scioperi quando governava il Pd. Landini guardi con onestà intellettuale i nostri provvedimenti: si accorgerebbe che sono tutti finalizzati al sostegno dei lavoratori e del ceto medio-basso che più ha sofferto la crisi negli ultimi anni».
Poche righe, ma sufficienti a scatenare un’articolata replica da parte di Quagliotti. «Comprendiamo le difficoltà, da parte di chi sostiene questa maggioranza, nell’affermare che i provvedimenti presi siano utili alle lavoratrici e ai lavoratori – osserva il sindacalista astigiano – Tirarsi fuori da questa difficoltà mentendo al Paese e a se stessi non risolve però i problemi che il DEF e il decreto Lavoro creeranno nei prossimi mesi. L’onorevole Coppo o è disinformato o mente volutamente. La Cgil ha sempre scioperato e manifestato contro i governi, a prescindere dal colore politico che essi avevano. Siamo sempre entrati nel merito dei provvedimenti assunti, qualunque fosse l’orientamento politico di chi assumeva quei provvedimenti. Abbiamo scioperato contro il governo Letta nel 2013 unitamente a Cisl e Uil; abbiamo successivamente scioperato e manifestato in più occasioni contro i governi Renzi e quelli che si sono succeduti nel corso del tempo; abbiamo anche scioperato, unitamente alla Uil, contro il governo giallorosso, nel dicembre del 2020, contro il Governo Draghi nel 2021 e contro questo governo a dicembre del 2022».
«L’onorevole Coppo – continua il segretario provinciale della Cgil – sostiene che questo governo faccia provvedimenti a favore dei lavoratori. Dovrebbe allora anche dire che lo fa temporaneamente, perché il provvedimento si chiude al 31 dicembre; dovrebbe anche dire che lo fa tagliando risorse alla sanità pubblica e regalando risorse alla sanità privata. Dovrebbe anche dire che lo fa aumentando la precarietà, reintroducendo i voucher per tutti e indebolendo il mercato del lavoro, creando occasioni per il lavoro nero e togliendo un futuro a migliaia di persone. Dovrebbe anche dire che lo fa estendendo il tempo determinato senza causali a 36 mesi e modificando la legge sugli appalti, estendendo così la possibilità dei sub appalti all’infinito. Dovrebbe anche dire che nulla viene invece previsto in tema di pensioni, sicurezza sul lavoro, contratti dei dipendenti pubblici e potrei continuare all’infinito. Chi è intellettualmente disonesto è proprio l’on. Coppo. Le ragioni per la protesta ci sono tutte, se ne faccia una ragione».