Il sindaco di Incisa Scapaccino, Matteo Massimelli, non poteva essere più chiaro: «Di Covid si muore, di vaccino non ci sono evidenze scientifiche che dicano così».
Primo cittadino del Comune nel sud Astigiano, presidente del C.I.S.A (Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale) e di professione informatore farmaceutico, Massimelli lancia un messaggio chiaro agli astigiani che in queste settimane decideranno se farsi vaccinare contro il Covid-19 oppure no. Una scelta influenzata, senza dubbio, anche dalle tante discussioni sorte dopo lo stop cautelativo, poi revocato, al vaccino AstraZeneca.
L’ha fatto sollecitato dalla piattaforma provinciale Astigov che gli ha chiesto di intervenire nel dibattito sui vaccini proprio alla luce della sua professione.
«Dopo più di un anno di chiusure e restrizioni legate al Covid-19, l’unica soluzione che abbiamo per tornare ad una normalità è la vaccinazione. Abbiamo aspettato con ansia questo momento e oggi che ci siamo qualcuno storce il naso. É un gran peccato».
Sull’efficacia dei vaccini, ma soprattutto sulla loro sicurezza, Massimelli cita evidenze scientifiche in contrapposizioni alle tante chiacchiere e alla tanta disinformazione che si legge in rete.
«Abbiamo a disposizione due tipi di vaccini (Pfizer-BioNTech e Moderna) da fare in due dosi a distanza di tre settimane, per tutte le persone più anziane e per le persone con patologie gravi. Questi hanno dimostrato una efficacia del 95% contro una nuova infezione e del 95% contro un’infezione grave – precisa il sindaco – Per tutti gli altri è disponibile il vaccino di AstraZeneca, sempre in due dosi da fare però a distanza di circa 3/4 mesi. Questo ha dimostrato un’efficacia del 70% già dopo tre settimane dalla prima dose contro una nuova infezione e del 100% contro un’infezione grave. A breve arriverà il vaccino di Johnson & Johnson a dose unica. Gli studi dimostrano una sua efficacia contro una nuova infezione intorno al 65% e un’efficacia del 85% nei confronti di un’infezione grave, dopo 28 giorni dalla somministrazione. Nell’estate è probabile che arrivi sul mercato anche il vaccino italiano che è in fase di sperimentazione allo Spallanzani. Non entro nel merito del funzionamento di questi vaccini, ma la cosa certa è che tutti hanno superato le fasi di sperimentazione e sono stati autorizzati, prima dall’EMA (agenzia del farmaco europea) e poi dall’AIFA (agenzia italiana del farmaco). Questi due Enti hanno dato approvazione in seguito all’analisi dei dati raccolti durante le fasi di sperimentazione, per cui hanno valutato anche gli eventuali eventi avversi».
Ed è proprio sull’utilità dei vaccini per uscire dalla pandemia che Massimelli insiste spiegando come la vaccinazione sia lo strumento indispensabile per svuotare i reparti Covid e impedire che le persone sviluppino la malattia in forma grave o mortale.
«L’efficacia del vaccino – prosegue Massimelli – la vediamo sia nella riduzione del contagio da Covid, ma soprattutto nella riduzione della manifestazione della forma grave. E gli studi presentati mostrano proprio questa efficacia. Nel momento in cui non c’è più il rischio di morire, o di essere ricoverati in terapia intensiva per la gravità della malattia, ecco che potremo veramente dire che il Covid non è nulla di più di un’influenza e non farà più paura. In Gran Bretagna dove hanno fatto una vaccinazione a tappeto almeno con una prima dose a tutti, sono giorni che non registrano un decesso a causa del Covid. Qualcosa vorrà dire. Anche noi dobbiamo puntare a questo».
L’importanza strategica della vaccinazione viene confermata dal sindaco anche su quello che comporterà nel cosiddetto “passaporto vaccinale”: «Sarà fondamentale per ripartire non solo con i viaggi, ma anche per tornare a frequentare tutti quei luoghi che da un anno sono chiusi a causa del virus: palestre, cinema, teatri, piscine, ma anche le Case di Riposo dove si potrà tornare a visitare i nostri anziani in maniera del tutto sicura».
Quindi nessun dubbio a riguardo: «Purtroppo la cattiva informazione ha messo panico tra la gente – conclude il sindaco di Incisa Scapaccino – ma i dati ufficiali del Ministero parlano chiaro: di Covid si muore, di vaccino non ci sono evidenze scientifiche che dicano così».