Trenta lezioni gratuite per imparare a cucinare i piatti più adatti agli anziani, scegliendo le materie prime di qualità e spendendo poco. Un'occasione per imparare qualcosa sulle proprietà nutrizionali dei cibi, dato che una dieta sana porta a una migliore qualità della vita
A San Damiano inizierà martedì il corso di specializzazione Il mangiare di casa nostra, rivolto agli anziani ed a chi li assiste, a domicilio o in Casa di riposo. Il corso si rivolge anche alle collaboratrici domestiche straniere per aiutarle a scegliere e preparare i cibi più adeguati per la terza età, preservando i piatti e i sapori della tradizione culinaria piemontese: non a caso saranno protagonisti i prodotti del territorio.
Con il prolungamento delletà indica Happy Ruggiero, presidente SEA delle Colline Alfieri e direttore del corso gli anziani necessitano sempre più di un aiuto domestico. A chi presta loro assistenza è richiesta una particolare attenzione nella preparazione del cibo: dalla scelta dei prodotti al modo di cucinarli. Unalimentazione non equilibrata può creare seri problemi agli anziani, spesso malati. Il corso fornirà indicazioni ad ampio raggio: dalle proprietà nutrizionali ai più diffusi problemi di salute nella terza età, dalla creazione di un menù alluso dei vari ingredienti in cucina, spendendo meno e mangiando meglio.
I docenti saranno maestri di cucina e medici: parte essenziale avranno le dietologhe Maria Luisa Amerio (primario della struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica del Massaia) e Daniela Piccillo, oltre che la psicologa Simona Rabino (Psicologia clinica e della salute). Spiega la dottoressa Amerio: LItalia registra il più alto tasso europeo di aspettativa di vita in salute: attualmente la speranza di vita alla nascita è di 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne. Per conciliare laumento della vita media con una buona qualità della vita stessa, è importante alimentarsi correttamente per evitare sia carenze che eccessi e preservare un buono stato di salute.
Una dieta sana, di tipo mediterraneo, è associata a un minore declino cognitivo, mentre una condizione di malnutrizione, conseguente a una dieta inadatta, ha ripercussioni gravi su vari ambiti: maggior facilità di cadute con conseguenti fratture, peggioramento di preesistenti patologie cronico-degenerative, comparsa o peggioramento di depressione e apatia, perdita di autonomia e incremento della complessità gestionale. Ne conseguono un aumento dei costi sanitari e socio-assistenziali, ma soprattutto una minore qualità della vita dellanziano.
Il progetto durerà dal 13 novembre al 15 marzo. Il corso prevede trenta lezioni gratuite, che si svolgeranno nella sede del Penna, per i primi venti iscritti: gli incontri saranno costituiti da due lezioni di 90 minuti ciascuna, nel corso delle quali saranno trattati argomenti teorici e pratici: per le prenotazioni rivolgersi allo 0141-971151 ed al 366-9801986.
Renato Romagnoli