E’ stato presentato ieri (martedì), presso il Seminario vescovile di Asti, il bando per l’assegnazione di sei borse di studio sullo sviluppo sociale e culturale del territorio astigiano, promosso dal Progetto culturale della Diocesi in collaborazione con il Polo universitario astigiano. Quest’anno è stato intitolato a don Alessandro Quaglia, mancato nel 2018, ricordato come “architetto e professore, profondo conoscitore della storia dell’arte, attento ai segni dei tempi, alla vita dei giovani, dei poveri e degli anziani”.
Ad illustrare obiettivi e regolamento, tra gli altri, il vescovo Marco Prastaro, il responsabile del Progetto culturale Michelino Musso e don Luigi Berzano, presidente della Commissione di valutazione.
Gli obiettivi
L’obiettivo del bando è incentivare gli studenti universitari a trattare, nelle loro tesi – di laurea triennale e magistrale, di master o di dottorato di ricerca – tematiche inerenti l’economia, la cultura, la società, la ricerca, la scienza e le tecnologie, da porre in stretta relazione ai territori e alle comunità della provincia e/o Diocesi di Asti, anche in considerazione di quanto riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
I riconoscimenti hanno la particolarità di essere consegnati non alla fine del ciclo di studi, bensì al momento della scelta della tesi da discutere, proprio per favorire concretamente il percorso di ricerca volto alla redazione della trattazione scientifica. Le borse di studio saranno infatti elargite quale contributo alle spese sostenute nel corso delle attività di ricerca e di redazione della tesi, da discutere dal 1° luglio 2024 al 31 luglio 2025.
I riconoscimenti
Nello specifico, consistono in cinque contributi da 500 euro ciascuno, cui da alcuni anni è stata aggiunta una sesta borsa di studio da 1500 euro in memoria di una figura importante per la cultura e la società astigiana. Quest’anno sarà offerta dal Comune di Cerro Tanaro per commemorare appunto don Alessandro Quaglia. “Il ricordo del professore e architetto – spiegano dal Progetto culturale – è vivo negli abitanti di Cerro Tanaro, luogo di origine della famiglia, nel clero e in curia, negli allievi dell’istituto Artom, negli architetti e professionisti che hanno collaborato alla costruzione e all’adeguamento liturgico di numerose chiese”.
Le tesi dovranno riguardare temi inerenti l’innovazione in senso lato e l’applicabilità nelle seguenti aree tematiche: storia, cultura e società – il rispetto, la valorizzazione del patrimonio storico – sociale e il rapporto tra generazioni; economia e sostenibilità – il capitale umano come risorsa; digitalizzazione e tecnologia in ottica 4.0 – digitalizzazione e utilizzo della tecnologia a servizio di enti e imprese; ambiente e territorio – rivoluzione ecologica, mobilità, sostenibilità; servizi alla persona – assistenza sanitaria e sociale, educazione, formazione, coesione e inclusività.
Candidature
La domanda di conferma della candidatura e gli allegati dovranno pervenire, in plico chiuso, all’attenzione della prof.ssa Adriana Bosio, segretaria della commissione di valutazione, presso l’ufficio scuola della Curia, via Carducci 48, 14100, Asti, entro e non oltre il 30 aprile 2024.