Una cerimonia breve, con lapposizione di una targa sobria, che vuole ricordare limpegno dei cittadini per la chiusura di una discarica che aveva creato un grave danno ambientale, senza accenti
Una cerimonia breve, con lapposizione di una targa sobria, che vuole ricordare limpegno dei cittadini per la chiusura di una discarica che aveva creato un grave danno ambientale, senza accenti polemici. In questo modo domenica, a distanza di venti anni dalla chiusura della discarica di Valle Manina, il Comitato Popolazioni Asti Nord Ovest ha terminato la propria attività ponendo una targa sulla facciata del circolo parrocchiale in piazza della Croce a Valleandona. La targa ricorda limpegno della gente e di tutti gli amici delle vallate andonesi per la tutela di questo territorio.
La targa è stata scoperta dai due presidenti del comitato, dopo che gli stessi hanno ricordato brevemente la storia della discarica, che nella fase conclusiva aveva occupato anche le cronache giudiziarie, e dopo un breve intervento del sindaco Fabrizio Brignolo. Successivamente il sindaco, i rappresentanti del comitato e Don Luigi Berzano, accompagnati dalla banda La Tenentina di Tigliole, hanno tagliato il nastro della mostra fotografica che ricorda la nascita, la vita e la chiusura della discarica, nonché i momenti intensi della mobilitazione degli abitanti della zona per la cessazione del degrado ambientale.
Presenti lassessore allAmbiente Alberto Pasta (storico legale del comitato), lassessore ai Lavori pubblici Maria Bagnadentro, il consigliere delegato alla protezione civile Oscar Ferraris, il presidente dellEnte parchi Musto e molte delle persone che allepoca ebbero un ruolo nella vicenda: Enrico Bestente, Gianfranco Miroglio, Ferruccio Zanchettin, Aldo Mirate.