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Dislessia e disgrafia, come aiutare gli alunni?
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Dislessia e disgrafia, come aiutare gli alunni?

Dislessia, disgrafia, discalculia. Sono i disturbi dell'apprendimento che, insieme a quelli del comportamento, rappresentano una realtà complessa che il mondo della scuola sta cominciando ad

Dislessia, disgrafia, discalculia. Sono i disturbi dell'apprendimento che, insieme a quelli del comportamento, rappresentano una realtà complessa che il mondo della scuola sta cominciando ad affrontare in maniera sistematica. Soprattutto per impulso delle recenti normative con cui, per la prima volta, prende coscienza di queste criticità e mette a punto strategie inclusive, introducendo il concetto dei "bisogni educativi speciali". Un argomento su cui rifetterà anche il personale della scuola astigiano, in occasione del convegno "Bisogni educativi speciali… Nessuno è escluso ? Strategie e strumenti per l'inclusione", promosso dall'Ufficio scolastico territoriale (ex Provveditorato agli Studi) in collaborazione con il Centro F.A.R.E di Perugia e l'azienda Elmeg Srl di Isola d'Asti e il patrocinio di numerosi Enti locali.

In programma sabato 23 gennaio, dalle 8.30 alle 17.30 al Polo universitario astigiano di piazzale de André, è stato presentato lunedì in conferenza stampa dal dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Franco Calcagno, affiancato dalla docente Martina Gado e da Gianluca Giordano, direttore generale dell'azienda Elmeg Srl di Isola d'Asti che ha proposto e sostenuto l'evento. «La giornata di studio -? ha sottolineato Franco Calcagno -? è stata proposta dalla ditta Elmeg, quindi rappresenta innanzitutto un segnale molto interessante di collaborazione tra scuola e territorio, per una volta inteso non soltanto dal punto di vista istituzionale, che andrebbe incrementato in futuro. La giornata, dedicata e aperta solo al personale della scuola (dirigenti e docenti di Asti e Alessandria), vuole essere un'opportunità di riflessione e confronto su quegli alunni affetti da difficoltà di apprendimento (dislessia, disgrafia e discalculia) e comportamento (disagi che possono nascere a scuola o nel contesto esterno) e che quindi, in base alla recente normativa, hanno bisogni educativi speciali.

Ovvero, non necessitano di insegnante di sostegno ma di un piano educativo personalizzato redatto dall'insegnante, dopo un adeguato periodo di osservazione, e condiviso con la famiglia. Insomma, mentre nei decenni passati gli alunni con queste difficoltà venivano semplicemente catalogati come studenti svogliati, ora la scuola è chiamata a prendersene carico, non per risolverli ma, quanto meno, per trovare quelle strategie "compensative" che aiutano a superare le difficoltà nello studio. Strategie che devono essere messe in atto non appena si riscontrano le criticità per evitare eccessive difficoltà lungo il percorso di studi». Un compito difficile, che si scontra molto spesso con classi numerose e caratterizzate dalla presenza di vari casi tutti diversi tra loro.

«Pur nella difficoltà ? ha ammesso Calcagno ? è un bene che siano stata approvata la normativa e che, parimenti, si mettano in campo iniziative come questa per fornire ai docenti strumenti concreti e di preparazione ad un compito verso cui alcuni, in passato, non si sono sentiti adeguatamente preparati». I relatori che interverranno sono docenti degli Uffici scolastici provinciali di Asti e Torino e professionisti del Centro F.A.R.E. Contattato dall'azienda Elmeg che sostiene l'evento, è un centro specialistico integrato per l'approfondimento diagnostico e l'intervento di aiuto rivolto a bambini e ragazzi con difficoltà di apprendimento, del linguaggio e, in generale, delle varie patologie dell'età evolutiva. «Ho deciso di proporre e sostenere l'evento ?- ha dichiarato Gianluca Giordano ?- in quanto credo fortemente che l'impresa faccia parte di un sistema più ampio che va oltre la rete dei suoi clienti e fornitori. E penso che far parte di questo sistema significhi impegnarsi per rendere i nostri luoghi di lavoro, il territorio in cui siamo e il mondo stesso posti migliori».

Elisa Ferrando

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