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Dall’Ascom dubbi sui parcheggi in periferia
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Dall’Ascom dubbi sui parcheggi in periferia

Anche la Confcommercio di Asti entra nella discussione sui nuovi parcheggi scambiatori che il Comune è in procinto di attivare a fine settembre. Un progetto che, fino ad oggi, ha incassato più

Anche la Confcommercio di Asti entra nella discussione sui nuovi parcheggi scambiatori che il Comune è in procinto di attivare a fine settembre. Un progetto che, fino ad oggi, ha incassato più critiche che apprezzamenti, sia da parte di alcuni consiglieri comunali dell'opposizione (Giovanni Pensabene, Anna Bosia), sia da parte delle associazioni sindacali e, oggi, anche per conto della Confcommercio, da sempre attenta a valorizzare il centro storico e i suoi negozi anche con la realizzazione di un Piano parcheggi adeguato alle esigenze di una città moderna, turistica e fruibile dai suoi abitanti.

Secondo Claudio Bruno, direttore di Confcommercio, «non si risolve il problema dei parcheggi della città con le aree di interscambio» immaginate dal sindaco Brignolo. «La vera questione -? spiega Bruno -? è e rimane quella dei parcheggi in centro, dove la gente e i turisti in tutte le città vogliono arrivare, per visitarla, fare shopping, prendere un caffè o un aperitivo o fare semplicemente una passeggiata nel centro storico. Serve una programmazione, un Piano parcheggi che sia veramente funzionale per la città e che risolva questo problema per un periodo di tempo medio lungo». Per Confcommercio le quattro aree di sosta per lo scambio auto-bus, identificate dall'amministrazione in corso Savona (zona Boana), corso Alessandria (distributore Eni), corso Torino (nei pressi del locale Red & Black) e a Valbella (deposito Asp) «potrebbero servire durante eventi straordinari con un adeguato servizio di bus ma non servono durante il resto dell'anno, né per andare al mercato, e meno ancora per convincere le persone a fare shopping in centro».

Confcommercio parte dal presupposto che i grandi supermercati o i centri commerciali attirano i clienti, prevalentemente, perché offrono loro parcheggi gratuiti a pochi passi dai loro negozi e questo è ciò che dovrebbero fare i futuri parcheggi del Comune. «Che siano sottoterra o in appositi silos i parcheggi devono essere costruiti in centro, dove ci sono le attività commerciali e non in aree non ben identificate delle periferie – prosegue il direttore – In passato ci sono stati progetti che poi sono stati abbandonati. Perché allora non partiamo da questi progetti discutendone la loro fattibilità con gli imprenditori locali e stabilendone da subito la gestione? Dobbiamo abbandonare posizioni di retroguardia per dare una dimensione più moderna e funzionale alla città».

In una nota stampa della Confcommercio viene riportata una critica indiretta agli amministratori che si sono susseguiti nel corso degli anni: «Sui progetti seri le risorse, alla fine, si riescono a trovare, così come hanno fatto altri perché non è possibile che città vicine a noi (Alba ndr) nell'arco di un anno e mezzo riescano a fare ciò che noi discutiamo da vent'anni fermi alla fase progettuale». Confcommercio apre anche ad un periodo di tolleranza per quello che potrebbe essere il disagio di un cantiere a lungo termine, in pieno centro, per la realizzazione di questi parcheggi: «Ce ne faremo una ragione ? conclude Bruno ? sarà sempre meglio di dover affrontare il disagio attuale che non verrà sicuramente risolto con le aree di interscambio le quali, per dirla tutta da parte di chi sente e vive questo problema da troppo tempo, non aumenteranno i flussi turistici né quelli commerciali? anzi!».

Riccardo Santagati

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