Mancano poche ore all’avvio dell’Esame di Stato (Maturità) che da domani (mercoledì) coinvolgerà anche i 1.304 diplomandi astigiani.
Si comincerà come sempre con la prova scritta di Italiano, stabilita dal Ministero dell’Istruzione, che prevede sette tracce divise in tre categorie (analisi del testo, testo argomentativo, tema di attualità). Come ogni anno, si scommette su quali potranno essere gli argomenti su cui verteranno: per quanto riguarda l’analisi del testo in rete spiccano Eugenio Montale, in virtù dei 100 anni dalla pubblicazione della sua raccolta “Ossi di seppia”, e Gabriele D’Annunzio, figura sempre attuale per la sua influenza culturale e letteraria. Per quanto riguarda il tema di attualità o argomentativo, invece, la maggior parte delle previsioni converge sull’intelligenza artificiale.
L’esame proseguirà giovedì 19 con la seconda prova, specifica per ciascuno indirizzo, che per gli studenti del liceo artistico, trattandosi di un progetto da sviluppare, durerà per tre giorni, fino a lunedì 23 giugno.
Il colloquio
Dopo la correzione delle prove e la pubblicazione dei risultati, sarà la volta del colloquio. «Va precisato – spiega la dirigente scolastica Stella Perrone, che ha una lunga esperienza da presidente di commissione all’Esame di Stato – che non si tratta di una interrogazione, ma di un colloquio. Lo studente deve essere in grado, partendo da uno stimolo proposto dalla commissione (testo, immagine, citazione…), di parlare di ciò che ha appreso nel percorso di studi in modo interdisciplinare, collegando le diverse materie. Durante il colloquio gli studenti presenteranno anche l’esperienza di Pcto (ex Alternanza scuola – lavoro) vissuta nel triennio».
Le novità
La dirigente cita anche le novità di quest’anno. «Il Ministero dell’Istruzione – afferma – è intervenuto con la legge 150 del 2024 determinando alcune modifiche. Due le principali. In primo luogo il fatto che, se lo studente ha in pagella 6 di condotta, viene ammesso all’esame con l’obbligo di portare un elaborato critico di cittadinanza da trattare durante il colloquio. In secondo luogo, il fatto che il voto di condotta è determinante nel consentire allo studente di ottenere il massimo del credito possibile, in riferimento alla media dei voti, che concorre a determinare la votazione finale. Va ricordato, infatti, che alla fine di ogni anno scolastico del triennio ogni studente ottiene un punteggio legato principalmente alla media dei voti. Ogni media ha una fascia di punteggi collegata tra cui il consiglio di classe sceglie in base ad alcuni criteri. Si può dire, quindi, che il voto finale è legato anche alla condotta».