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Prastaro Marco
Attualità

Domenica delle Palme, messa del vescovo nel Duomo senza fedeli

Settecento i disegni inviati dai bambini in occasione della celebrazione trasmessa in streaming su YouTube

Celebrata la messa in Cattedrale

E’ stata celebrata stamattina in Cattedrale, a porte chiuse e senza la presenza dei fedeli, la messa solenne della Domenica delle Palme, trasmessa in streaming su YouTube.
Il vescovo Marco Prastaro ha lasciato la cappella del Vescovado, dove ha celebrato la messa domenicale dall’inizio della pandemia, per presiedere la celebrazione che ha visto la partecipazione del parroco del Duomo don Paolo Carrer, del suo vice Francesco Secco e del diacono Pierluigi Maggiora.

La lettura della Passione e le parole del vescovo

Dopo le letture, a cura di Davide Celestre e di suor Gabriella Greco, è stata letta la Passione di Cristo.
Quindi il momento dell’omelia. «Nel brano di oggi – ha spiegato monsignor Prastaro – Gesù ci fa capire realmente chi è. E in queste pagine c’è un aspetto che mi colpisce più di altri. Il fatto che Gesù non è sceso dalla Croce, nonostante avesse potuto benissimo farlo. Ho trovato la risposta a questo mistero in uno scritto del cardinal Martini. In sostanza, Gesù non è sceso dalla Croce per non usare la sua forza a proprio favore. In questo modo si è dimostrato come un Dio diverso da quello dell’Antico Testamento, lontano e vendicatore. Si è rivelato un Dio vicino, che si fa umile e debole per essere il Dio dell’amore che dona la sua vita e si prende cura di tutti noi».
«Ecco – ha concluso – abbiamo una settimana per ripercorrere questo mistero, per seguire Gesù nel suo cammino che, nella pagine della Passione, è un percorso di dolore, violenza, abbandono, solitudine e menzogna. Ma che, alla fine, porta alla gioia della Resurrezione».

I disegni degli alunni del catechismo

Al termine della celebrazione il vescovo ha ricordato il contesto in cui stiamo vivendo, ovvero l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus, ringraziando come sempre il personale sanitario e le rete con cui collabora (Croce Rossa, Croce Verde), le Forze dell’Ordine, i volontari e gli amministratori. Per poi ribadire a tutti la necessità e l’importanza di restare in casa per evitare i contagi.
Dopodiché si è scusato per l’inconveniente tecnico che ha impedito, prima dell’inizio della messa, di mostrare parte dei 700 disegni inviati dai bambini che frequentano il catechismo nelle parrocchie della Diocesi. «Alcuni saranno mostrati al termine della celebrazione – ha annunciato – e gli altri in occasione delle funzioni, che saranno sempre trasmesse in streaming, del Giovedì e del Venerdì Santo. Per quanto riguarda, poi, domenica prossima, il tema dei disegni dei bambini sarà quello della Resurrezione. Essendo una celebrazione solenne, però, le modalità per partecipare saranno diverse: i lavori degli alunni del catechismo saranno esaminati da una giuria, che ne selezionerà alcuni da mostrare in occasione della messa, che sarà celebrata alle 11 (e sarà trasmessa sempre in streaming sul canale YouGazzetta di YouTube, ndr)».
Infine ha ricordato che, attraverso sacerdoti e catechisti, saranno diffusi tra i fedeli delle parrocchie diocesane, via mail e WhatsApp, sussidi di preghiera da leggere e recitare in famiglia in preparazione alla Pasqua.

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2 risposte

  1. Questo vescovo dovrebbe tornare a scuola di teologia: quando dice che Gesù si è mostrato come un Dio diverso da quello dell’Antico Testamento, lontano e vendicatore, cade nell’antica eresia detta “marcionismo”. In realtà il Dio dell’Antico e del Nuovo Testamento sono lo stesso Dio. Il vescovo dimostra anche poca dimestichezza con le Sacre Scritture: se avesse letto la Bibbia, saprebbe che l’Antico Testamento è il racconto dell’amore di Dio per il suo popolo, un Dio amorevole e misericordioso, con tratti a volte addirittura materni.

    1. Non ho avuto modo di ascoltare direttamente le parole del Signor Vescovo che il Signor Gabriele cita.
      Se così è, e con tutto il rispetto per il Signor Vescovo, non posso che condividere quanto lo stesso Gabriele ha evidenziato.
      Affermare che il Dio dell’Antico Testamento sia stato un Dio lontano e vendicatore è il risultato di una comprensione distorta e parzializzante dell’azione di Dio nel corso della storia; azione che aveva lo scopo di adempiere il Suo piano di redenzione, previsto fin dalla ribellione di Adamo ed Eva e quindi di tutti gli uomini, con la venuta di Cristo, con la Sua morte e resurrezione per la salvezza di chiunque crede in Lui. La Bibbia non è un’opinione!

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