Nuovo momento di incontro con il gruppo di Ancora Italia che esprime il candidato a sindaco Maurizio Tomasini. Domenica 29 maggio, alle 16, “Ancora Italia” sarà in piazza Alfieri per illustrare il programma del partito.
Interverranno il candidato sindaco Maurizio Tomasini, il filosofo Diego Fusaro, ideologo di “Ancora Italia”, il dirigente nazionale del partito Nicola Vedovino e Dino Tortone, presidente dell’Associazione Partite Iva Piemonte e iscritto ad “Ancora Italia”.
Fusaro, che insegna Storia della Filosofia all’Istituto Alti Studi Strategici e Politici di Milano, di cui è anche direttore scientifico, ha pubblicato diversi libri come “Pensare altrimenti. Filosofia del dissenso” (2017) e “Golpe globale” (2021). Domenica, ad Asti, presenterà il volume “Odio la resilienza. Contro la mistica della sopportazione” (2022).
«Piemontese di nascita, Fusaro conosce Asti fin dalla giovinezza e crede che la valorizzazione della città che diede i natali a Vittorio Alfieri debba realizzarsi soprattutto sul piano culturale. – spiegano da Ancora Italia – D’altro canto l’ideologia di “Ancora Italia” si basa proprio su presupposti culturali, con un programma d’azione ben preciso, che punta a creare una democrazia dal basso verso l’alto partecipata, proattiva e responsabile, basata non sulla competitività bensì sulla cooperazione tra i cittadini. Candidare un sindaco è un passaggio fondamentale per trasformare in prassi a livello locale le idee di Ancora Italia, il cui programma è originale e del tutto fuori dagli schemi, in quanto contempla valori di destra (famiglia, patria, un sano orgoglio nazionale, religione della trascendenza) e ideali di sinistra (tutela dei lavoratori e delle fasce deboli, sanità pubblica, welfare, istruzione pubblica)».
«Occorre ripensare il futuro di Asti e ridarle lustro puntando sul territorio, che è ricco e denso di attività, onde evitare che si riduca a un semplice dormitorio della vicina Torino. – continuano dal sodalizio – “Ancora Italia” coltiva una visione filosofica dell’uomo, della società e del mondo, pertanto non propone per Asti una gestione semplicistica delle criticità, ma un programma in 8 punti ben precisi che, se attuati, nel tempo potranno portare benessere psicofisico e prosperità ai cittadini e alle attività. L’obiettivo ultimo non è vivere, ma vivere bene».