Questa rete coinvolge i comuni di Albugnano (San Pietro), Andezeno (San Giorgio), Aramengo (San Giorgio), Berzano di San Pietro (San Giovanni), Brusasco (San Pietro), Buttigliera d’Asti (San Martino), Casalborgone (San Siro), Castagneto Po (San Genesio), Castell’Alfero (Madonna della Neve), Castelnuovo Don Bosco (Sant’Eusebio), Cavagnolo (abbazia di Santa Fede), Cerreto d’Asti (Sant’Andrea di Casaglio, nella foto), Cocconato (Madonna della Neve) Cortazzone (San Secondo), Marentino (Santa Maria), Mombello di Torino (San Lorenzo), Lauriano (romitorio), Montafia (San Martino e San Giorgio in frazione Bagnasco), Montechiaro d’Asti (Santi Nazario e Celsio), Montemagno (San Vittore), Montiglio Monferrato (San Lorenzo e Santi Sebastiano e Fabiano a Scadeluzza), Portacomaro (San Pietro), San Sebastiano da Po (San Pietro), Tigliole (San Lorenzo), Moransengo-Tonengo (San Michele in località Ottini).
Per tutto l’anno la chiesa di Brusasco sarà chiusa per lavori e quindi non visitabile. Le chiese di Cavagnolo, Marentino e Montiglio Monferrato sono sempre visitabili grazie all’applicazione “Chiese aperte”. Davanti alle 28 chiese eccezionalmente aperte sono presenti volontari comunali. L’ingresso è libero. Saranno aperte al pubblico ogni prima domenica del mese fino a ottobre. Nelle prime quattro domeniche di apertura è stata registrata una buona affluenza di visitatori, nonostante la scarsa pubblicità all’iniziativa da parte degli organizzatori.