Colpo formidabile
Il Borgo Don Bosco ha messo a segno un colpo che lascia chiaramente intendere quanto alto sia l’obiettivo in vista del Palio 2020. Il Comitato guidato dal Rettore Marco Scassa ha infatti ingaggiato per corsa del prossimo settembre il mezzosangue Ribelle da Clodia, vincitore di uno dei due Drappi del 2019 per il Rione Cattedrale. Considerando che a montare Ribelle sarà Giovanni Atzeni, detto Tittia, “re” della piazza senese (e non solo) e ad Asti al quarto anno consecutivo in gialloblu, torna facile indicare nell’accoppiata del Borgo Don Bosco la favorita numero uno del Palio che verrà.
Il miglior cavallo del lotto
Scongiuri di rito accettabilissimi da parte dei diretti interessati, resta però il fatto che la miscela creata abbinando Tittia e Ribelle costituisca garanzia di potenza assoluta.
«Con Giovanni c’è un discorso aperto – esordisce Marco Scassa – che intendiamo portare a completamento. Quest’anno correrà per noi per il quarto anno consecutivo ed abbiamo pensato che ci fosse un solo cavallo, almeno sulla carta, tale da permetterci di migliorare le prestazioni degli ultimi anni (ricordiamo, nell’ordine, quarto, quarto e terzo posto). L’unico mezzosangue che possedeva i giusti requisiti era Ribelle da Clodia.»
L’esperienza con Vanadio da Clodia
L’anno passato avete corso con Vanadio da Clodia: considerazioni a posteriori sul suo rendimento? «Non siamo rimasti completamente soddisfatti. Vanadio è un cavallo di elevata categoria, noi venivamo da due anni con Umatilla e lo avevamo ingaggiato con la convinzione che potesse farci fare un salto di qualità. Era una sorta di scommessa ponderata, ma probabilmente ha pagato lo scotto dell’inesperienza e dell’esordio. Mentre Ribelle da Clodia, al momento, è il soggetto che più di ogni altro ha dimostrato di essere sul pezzo nelle corse in provincia per caratteristiche ed adattabilità.»
Scelta condivisa con Tittia
Una scelta quella di Ribelle che avete condiviso con Giovanni immagino...
«Certo, una scelta fatta in piena sintonia con il nostro fantino. Abbiamo fatto l’offerta giusta al proprietario, Massimiliano Narduzzi, e nella sua decisione di dare a noi Ribelle è stata determinante la presenza di Atzeni quale monta. Ulteriore aspetti a nostro favore che avevano positivamente impressionato Narduzzi l’anno scorso sono stati la preparazione e la serietà della nostra commissione corsa, che con Vanadio aveva lavorato molto bene.»
I grandi favoriti
Superfluo dire che Don Bosco, con l’abbinata che ha allestito, diventa il favorito numero uno per il successo nel 2020.
«Si, essere i favoriti è bello e gratificante, pur diventando una situazione “pesante” e non facilissima da reggere. Però non vinciamo dal 1996 ed abbiamo agito nella maniera migliore per porre fine a questo digiuno, facendo quanto era nelle nostre possibilità per raggiungere il top. Ovvio che l’aspetto legato alla buona sorte sarà un’ulteriore importante componente per raggiungere l’obiettivo.»
Scuderia fornitissima
Avete pensato anche ad una eventuale alternativa a Ribelle?
«La scuderia di Giovanni è fornitissima: superfluo ricordare Umatilla, poi Zeta Penny che quest’anno ha corso il Palio per San Damiano, poi Zeniossu…. senza scordare l’emergente Anacleto.»
Immagino che in Comitato l’ingaggio di Ribelle da Clodia abbia suscitato un notevole entusiasmo…. «Beh, il Direttivo e la Commissione Corsa erano ovviamente al corrente della scelta fatta. Quando uscirà questo articolo tutto il popolo gialloblu sarà informato sulla scelta che la dirigenza del Borgo Don Bosco ha fatto e domenica, durante il pranzo, oltre a festeggiare gli Speroni avremo modo di celebrare adeguatamente, alla presenza di Giovanni, l’arrivo di Ribelle da Clodia.»
Impegno a Buti
Che vedremo all’opera già a Buti a metà gennaio…
«Si, il cavallo correrà per San Rocco, se non sbaglio, e dovrebbe essere montato da Mulas. D’obbligo ovviamente usare il condizionale.»
Infine Marco: quali ritieni possano essere i vostri rivali più temibili ad Asti nel 2020?
«Non ci sono ancora certezze sulle varie accoppiate, ma stando alle voci che girano direi San Secondo, San Pietro, San Lazzaro e Torretta.»