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Don Bosco, un bicentenarioda celebrare camminando
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Don Bosco, un bicentenario
da celebrare camminando

Un video scorrevole sullo sfondo con le immagini della vita, dei luoghi e dei messaggi del Grande Santo, ha accompagnato la presentazione degli eventi per il Bicentenario della nascita e del battesimo

Un video scorrevole sullo sfondo con le immagini della vita, dei luoghi e dei messaggi del Grande Santo, ha accompagnato la presentazione degli eventi per il Bicentenario della nascita e del battesimo di San Giovanni Bosco. Sopra gli interventi dei relatori: Don Egidio Deiana, Rettore della Basilica, il primo cittadino di Castelnuovo Giorgio Musso, Elena Di Bella della Provincia di Torino e Maurizio Baradello, direttore generale dell’Ostensione della Sacra Sindone.  L’anno santo di Don Bosco: in occasione della sua nascita, il 16 agosto 1815, del Battesimo (a sottolineare l’impegno battesimale) e della sua morte, 31 gennaio 1888, si stanno attivando più realtà del territorio astigiano, della Provincia e della Regione Piemonte. Oltre ai luoghi cari alla giovinezza di Giovannino Bosco (Castelnuovo, Buttigliera, Capriglio, Morialdo, Chieri e Torino) appare anche l‘area di Casale Monferrato dove Don Bosco era solito fare passeggiate autunnali e dov’è stata approvata la prima Casa salesiana aperta fuori Torino, a Mirabello, nel 1863.

Tante le attività che coloreranno l’anno, a partire dall’agosto 2014: passeggiate, cammini naturalistici, artistici ed enogastronomici, nei luoghi della Terra dei Santi, in Val Rilate, a Torino, nel Casalese e anche all’Expo, come menzionato da un intervento cartaceo di Roberto Daneo dell’Expo 2015, circa il padiglione Il Vivaio, dedicato ai giovani talenti (concetto che si riallaccia all’amore di Don Bosco per le nuove generazioni e la loro educazione). Un unico grande intento, come spiega Don Deiana: «Aiutare ad avvicinare i giovani, far conoscere l’anima di Don Bosco, il suo potere carismatico e spirituale, portare alla riscoperta delle radici attraverso quelle “passeggiate” che lui amava far fare ai suoi ragazzi fra le colline astigiane».

Lo ribadisce anche il sindaco Musso: «Lo scopo è quello di richiamare l’attenzione alla spiritualità dei luoghi, per cogliere il senso dell’anima di Don Bosco, attraverso la semplicità. Non grandi eventi, ma concretezza e modestia così come avrebbe fatto Don Bosco stesso. Una rete di comuni – ricorda Musso – che lavorano assieme coordinati dai sindaci, i punti di riferimento per tutte le informazioni dell’accoglienza». Sono attesi pellegrini, turisti, studenti e viaggiatori culturali. I grandi percorsi astigiani saranno tre: uno di carattere naturalistico, il secondo dedicato all’arte (nei luoghi che riecheggiano lo spirito antico, chiese romaniche, cascine, borghi storici) e il terzo che lega lo spirito al gusto, alle eccellenze gastronomiche e al vino. Musso lancia un messaggio, quello dei giovani e dell’agricoltura: «Ci sono terreni da coltivare, una possibile fonte di reddito e di future nuove famiglie». Per il Bicentenario sono pronti alcuni strumenti di carattere turistico: mappe, percorsi, brochure sulla vita di Don Bosco e dei luoghi (laici e religiosi), in cui sono coinvolte strutture ricettive e del tempo libero (alberghi, B&B, ristoranti e centri di produzione agricola e vinicola).

Un evento che coinvolgerà operatori del settore all’opera con pacchetti turistici, la “Don Bosco Card” e lunghe passeggiate sulle orme di Don Bosco. Le proposte della Val Rilate, ad esempio, comprendono 5 itinerari. Con un’attesa di circa 10.000 giovani, le celebrazioni stanno per cominciare al Colle, specchio dello spirito di Giovannino. Il primo incontro, dove è atteso il Rettore dei Salesiani Don Bosco per le celebrazioni, sarà il 15, 16 e 17 agosto in memoria della nascita del Santo. «Per conoscere nel dettaglio il calendario degli eventi 2014-2015 occorre attendere ancora un po’ – informa Don Deiana – ma ecco due incontri a breve: dal 2 all’8 e dal 23 al 27 agosto arriveranno al Colle circa 500 ragazzi, provenienti dalla Spagna, per la prima data e dalla Francia del Sud e dal Belgio per la seconda.

Roberta Arias

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