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UNO Vinitaly 2019
Attualità
Evento enologico

Dopo due anni di stop apre a Verona “Vinitaly 2022”

La kermesse nazionale del vino torna a guardare il mondo dell’enologia e le nuove tendenze dopo lo tsunami-pandemia. Presenti i consorzi e le singole aziende. Piemonte e Astigiano in forze tra gli stand della fiera.

Taglio del nastro a Verona Fiere, dopo due anni di stop forzato, “Vinitaly 2022”, kermesse che riparte da dove l’aveva interrotta la pandemia e la rilancia dal 10 al 13 aprile. Le restrizioni dovute alla diffusione del Covid-19 avevano portato alla sospensione dell’appuntamento veronese, il più atteso dai singoli produttori come dai grandi consorzi. Momento di confronto con il mondo enologico, non solo italiano, e di crescita sulle nuove tendenze di mercato, promozione, gusti dei wine-lower. Appuntamento al quale nessuno ha voluto mancare, a cominciare da Piemonte Lando of Wine, il super consorzio che raggruppa gli enti consortili del vino in Piemonte.

Per Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, e Paolo Ricagno, a capo del Consorzio dei Vini d’Acqui, entrambe vicepresidenti  del gruppo, «quest’anno più che mai, Vinitaly 2022 è una manifestazione densa di significati. Veniamo dai due anni non facili della pandemia da Covid, che ha lasciato strascichi economici e sociali pesanti e prospettive ancora non chiare. Inoltre l’incertezza portata da una guerra nel cuore dell’Europa, con in primis il suo carico di drammi e tragedie e poi con le sanzioni i suoi risvolti commerciali, ha aggiunto incognite difficili da prevedere. Nonostante tutto questo il comparto del vino piemontese ha tenuto e tiene ed è determinato a proseguire verso la realizzazione di progetti e intenti che partono dalla vigna e arrivano sui mercati di tutto il mondo che, speriamo, ritrovi presto pace e prosperità».

Che ci creda, alla kermesse veneta, lo dimostra il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg che schiera un parterre di primi attori di grande prestigio: dallo chef Alessandro Borghese al bartender Giorgio Facchinetti con la sua mixology a base di Asti e Moscato sino ai mastri gelatieri che proporranno inediti abbinamenti con questi profumi.

Conferma di nuova vitalità arriva dal Consorzio Alta Langa che mette in vetrina ventiquattro aziende produttrici di spumante Metodo Classico prodotto con il disciplinare della Docg in 3  milioni di bottiglie nel 2021.

Fa bella presenza il Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo con i prodotti della 19 grapperie aderenti.

La Regione Piemonte arriva in forze a Verona e installa una “area collettiva” che accoglie spazi incontri e degustazione con la Cittadella della Gastronomia affidata agli chef Massimo Camia e Massimiliano Musso. Previste (lunedì) la presentazione della Anteprima Douja D’Or e dei Sorì Eroici. Programma completo su https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2022-04/programma_area_piemonte_vinitaly_2022_def.pdf e sui siti dei Consorzi.

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