La conseguenza immediata sulla statale Asti-Alba dell’attivazione del pagamento dell’autostrada Asti-Cuneo era di facile previsione: e la previsione si è concretizzata. Il traffico è ripiombato sui centri abitati attraversati dalla 231 e la preoccupazione è alta a Costigliole d’Asti, dove la statale attraversa la frazione Motta. «Le abitazioni e attività che si affacciano sulla statale, così come le abitazioni nelle borgate in direzione del Tanaro, sono numerose e l’aumento del traffico, soprattutto di quello pesante, ci preoccupa fortemente – dice il sindaco di Costigliole Enrico Cavallero – Molti sono gli interventi realizzati nel corso degli anni a tutela dei pedoni dalle amministrazioni comunali, dai marciapiedi alla rotatoria, ma la situazione rischia di riportarci indietro di decenni: ricordo bene le lotte dei sindaci e le richieste delle comunità albesi e astigiane di costruzione dell’autostrada, nell’obiettivo di spostare il traffico dai centri abitati». Chiedevano l’autostrada per eliminare il pericolo quotidiano di incidenti stradali e per non dover più piangere i familiari morti, investiti sulla statale.
Nella sola frazione Motta di Costigliole sono state oltre una decina le vittime, investite a piedi o in bicicletta mentre attraversavano la strada per raggiungere il paese o tornare a casa, dai più giovani agli anziani: chi tornava a casa dal lavoro, chi rientrava dopo una serata alla bocciofila, chi andava ad un rosario in chiesa o a far la spesa in paese. I più penalizzati dall’introduzione del pagamento dell’autostrada sono coloro che si muovono tra Castagnole Lanze e Asti o Alba per motivi di lavoro, di studio, per visite mediche, raggiungere uffici e negozi. In molti hanno scelto di tornare a percorrere la statale, anziché pagare ogni giorno (o più volte al giorno) l’autostrada: una scelta comprensibile ed è la stessa che hanno preso anche molti di coloro che si spostano tra Asti e Alba. E la questione dell’aumento del traffico sulla statale 231 si inserisce su un altro tema: quello del collegamento ferroviario Asti-Alba ripristinato con grande soddisfazione dei pendolari locali un anno fa. «Se proprio non si può evitare di far pagare l’autostrada, vengano almeno aumentate le corse del treno – sottolinea il sindaco Cavallero – Anche i bus sostitutivi dovranno fare i conti con l’aumento del traffico; certamente il treno, che non subisce gli effetti di traffico, nebbia o neve, garantisce il mezzo ideale per collegare i territorio».
5 risposte
Magari far pagare in modo più semplice? Non tutti hanno il telepass e molti non hanno familiarità con internet
Guarda, io il telepass ce l’ho, prendo l’autostrada a Govone verso Alba per andare al lavoro, il punto è che, telepass o pagamento tradizionale, è decisamente carissima: pago 2,50 € per 15 minuti di autostrada… all’andata e al ritorno… Fa 5 euro al giorno… fai tu i conti di quant’è a fine mese… Per forza che poi la gente si riversa sulla vecchia statale, intasandola come i vecchi tempi (perdendo un sacco di tempo e rischiando molto di più)…
È VERGOGNOSO!
(Poi concordo che la scelta di passare un sistema di pagamento del genere, in un paese dove l’analfabetismo digitale è il più alto in Europa, è semplicemente demenziale, ma il problema prezzo resta in ogni caso ed è assurdo).
Il sindaco dovrebbe essere felice, così il suo bell’autovelox fuorilegge a Motta raccimola un pò di soldi. Nonostante il tribunale gli dia perennemente torto possono continuare a tenerlo acceso impunemente e a vessare gli automobilisti senza conseguenze.
Chi troppo vuole nulla stringe.
prendo l’autostrada a Govone verso Alba per andare al lavoro, il punto è che, telepass o pagamento tradizionale, è decisamente carissima: pago 2,50 € per 15 minuti di autostrada… all’andata e al ritorno… Fa 5 euro al giorno… fate voi i conti di quant’è a fine mese… Per forza che poi la gente si riversa sulla vecchia statale, intasandola come i vecchi tempi (perdendo un sacco di tempo e rischiando molto di più)…
Solo percorrere il tratto Govone-Alba est costa come percorrere tutta la tangenziale di Torino, rendetevi conto: È VERGOGNOSO!