L’alba tragica di mercoledì, a Viatosto, segnata da un incidente mortale che ha visto un’auto schiantarsi contro un albero, riaccende le paure, in realtà mai sopite, dei residenti. L’incidente, avvenuto intorno alle 3.30, ha causato il decesso sul colpo del conducente della vettura, un 27enne di Grana Monferrato, e lasciato il passeggero in condizioni critiche, ricoverato in codice rosso all’ospedale Massaia.
Ma per i residenti, tra cui l’ex consigliere comunale Massimo Campaner e la moglie che abitano a poche decine di metri dal luogo dello schianto, quanto accaduto non è una sorpresa: è la tragica conferma di una situazione di potenziale pericolo che denunciano da tempo. La strada in questione, da località Viatosto che, a valle, si collega a località Rilate fino a corso Ivrea, è descritta come estremamente pericolosa. L’auto coinvolta nell’incidente mortale si è schiantata contro un albero che si trova nel terreno dei Campaner e che ha fermato la corsa del veicolo impedendogli di precipitare a ridosso dell’abitazione sottostante.
Ma, al di là del caso specifico su cui la polizia stradale sta svolgendo gli accertamenti di rito, il problema, denunciato da chi abita in zona, è l’alta velocità a cui procedono i mezzi passando da località Rilate verso località Bersaglio o diretti al centro di Viatosto.
«Tante volte vanno sparati, anche oltre i 100 km/h e tutta la strada diventa pericolosa per chi cammina o viaggia in bici – racconta Campaner – Anche se il limite di velocità, da e per Viatosto, è di 30 km/h, in pochi lo rispettano. Non parliamo poi del limite dei 50 km/h verso Asti o Bersaglio, del tutto ignorato». Ad aggravare la situazione è l’utilizzo della strada come “tangenziale non ufficiale” per evitare il traffico cittadino, aumentando notevolmente il volume di passaggio di auto rispetto a un tempo.
«La strada per Viatosto è frequentata da molta gente che va a camminare, a correre, che si muove in bici – ricorda la moglie di Campaner – ed è anche un percorso cicloturistico, come riportato dal cartello che ormai non si legge neanche più». Il timore di molti è che se l’incidente fosse avvenuto di giorno, forse il bilancio sarebbe stato ancora più pesante.
Segnalazioni inascoltate
I residenti non sono rimasti fermi di fronte a questa situazione. Campaner e altri vicini avevano già segnalato i pericoli all’amministrazione comunale «Abbiamo chiesto di mettere un dosso sul rettilineo verso Rilate – racconta – ma mi hanno risposto che siamo in pochi». Proprio sul rettilineo tra il bivio per Viatosto e località Rilate si sono verificati altri incidenti, meno gravi dell’ultimo di mercoledì, sebbene indicativi. C’è stato un tamponamento con solo danni ai mezzi e un camion si è ribaltato in un campo. L’ultima tragedia è vista come la «dimostrazione che il pericolo potenziale esiste, anche dovuto, in parte, alla scarsa manutenzione della strada (come l’asfaltatura mancante o le buche presenti).
La speranza dei residenti è che, anche alla luce di quanto avvenuto, il Comune intervenga al più presto per garantire più sicurezza sulla strada mettendo nuovi dossi dove servono ed effettuando maggiori controlli da parte della polizia municipale.
[foto J.R.]