Cerca
Close this search box.
<img src="https://lanuovaprovincia.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/dopo-il-riconoscimento-unescobrgalvagno-rilancia-la-sua-enolandia-56e6831f070f51-nkjn0id6pxo7lhzk8gmo74l0ryjvu6gehtzzbjeglk.jpg" title="Dopo il riconoscimento Unesco
Galvagno rilancia la sua Enolandia" alt="Dopo il riconoscimento UnescoGalvagno rilancia la sua Enolandia" loading="lazy" />
Attualità

Dopo il riconoscimento Unesco
Galvagno rilancia la sua Enolandia

L’Unesco ha riconosciuto i paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato come patrimonio dell’umanità e l’ex sindaco di Asti, Giorgio Galvagno, torna a parlare del suo vecchio progetto di

L’Unesco ha riconosciuto i paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato come patrimonio dell’umanità e l’ex sindaco di Asti, Giorgio Galvagno, torna a parlare del suo vecchio progetto di creare una maxi provincia del vino con Asti capoluogo naturale. «L’UNESCO riconosce la straordinarietà delle colline vitivinicole tra Asti, Alba e Acqui un triangolo che vede nel centro proprio la nostra città – commenta l’ex sindaco – Questa è una conferma alla mia intuizione su Enolandia, idea che abbiamo portato avanti come amministrazione senza però trovare collaborazione e riscontro a livello locale». Per Galvagno il territorio riconosciuto dall’UNESCO è l’opportunità che si stava aspettando per far decollare la maxi provincia del vino anche se, come riconosce lui stesso, «occorre che la città di Asti si faccia portavoce del progetto promuovendolo e sostenendolo fino alla sua realizzazione». Se così non fosse? «Sarò pronto a ripartire da solo su questo e altri progetti per rimettere in moto la città e lo farò con chiunque creda nell’iniziativa» conclude Galvagno.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale