Timori e preoccupazioni tra Nizza e Incisa, la scorsa settimana, per laumento del livello del Belbo a seguito delle forti e insistenti piogge. «Con una giornata di media piovosità, circa 50mm di
Timori e preoccupazioni tra Nizza e Incisa, la scorsa settimana, per laumento del livello del Belbo a seguito delle forti e insistenti piogge. «Con una giornata di media piovosità, circa 50mm di pioggia segnalati dalla stazione meteo di Nizza Monferrato alle 22,45 del 25 marzo, il torrente Belbo a Castelnuovo ha toccato i 5,25 metri di altezza, a pochissimi centimetri dalluscire in centro abitato, Incisa Scapaccino era in difficoltà, con anche Nizza in allerta chiarisce lex assessore nicese Sergio Perazzo Se invece fosse caduta il doppio di pioggia nellarco dello stesso periodo, cosa sarebbe successo nei centri abitati citati? Non sarebbe il caso di valutare cosa è ancora necessario per aumentare la sicurezza nei centri abitati della valle Belbo?».
Perazzo, prima come Assessore e in seguito come componente di Politeia, torna spesso sullargomento della necessità di una seconda cassa di espansione, da realizzare sul Belbo a monte di Nizza: «Non mi sembra unidea così assurda, eppure non si parla mai del completamento delle opere sul torrente Belbo e sui suoi affluenti. Dovremo attendere qualche evento alluvionale per ritornare a operare per la messa in sicurezza degli abitati della Valle Belbo?».
E se la città del Campanòn può contare ormai su opere di contenimento, a temere esondazioni a ogni pioggia è Incisa Scapaccino. Ne fa cenno il sindaco Matteo Massimelli: «Abbiamo avuto alcuni campi allagati e molta tensione, perché non ci sono state date indicazioni su possibili piene. Penso di convocare al più presto un tavolo di confronto». E se una cassa di espansione, auspicabile, non fosse realizzabile per questioni di costi, un intervento possibile secondo il sindaco sarebbe lampliamento dellalveo: «Il Belbo ha molte anse, si potrebbe rimuovere parte della sabbia dal fondo».
f.g.