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Dopo la vittoria è già partitoil toto giunta del Gabusi-bis
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Dopo la vittoria è già partito
il toto giunta del Gabusi-bis

I canellesi scelgono la continuità, affidando Palazzo Anfossi per altri cinque anni a Marco Gabusi. Successo inequivocabile quello della lista civica di ispirazione centrodestra, che riporta ai primi

I canellesi scelgono la continuità, affidando Palazzo Anfossi per altri cinque anni a Marco Gabusi. Successo inequivocabile quello della lista civica di ispirazione centrodestra, che riporta ai primi Anni '90 quando la Democrazia Cristiana fece incetta di voti sfiorando il 63% di suffragi. Gabusi, domenica scorsa, ha raccolto il 55% delle preferenze, nonostante l'affluenza in calo rispetto a cinque anni fa dell'8%. Dalla sua il sindaco uscente ha portato 400 canellesi in più (da 2591 votanti il simbolo Canelli Si!Gabusi Sindaco nel 2009 ai 2990 del 25 maggio scorso). «Speravamo in un buon risultato, anche se questi numeri vanno oltre le nostre previsioni – commenta Gabusi – Un segnale chiaro a chi ha fatto delle polemiche il pane quotidiano in campagna elettorale. I canellesi hanno dimostrato di capire perfettamente il nostro realismo rispetto a progetti faraonici ma difficilmente attuabili». Nessuna festa sguaiata, lunedì sera, per i vincitori: una pizza, sorrisi e qualche (comprensibile) malumore personale.

Grande sconfitto il Movimento 5 Stelle che non è andato oltre un deludente 18%. I grillini avevano puntato su una campagna elettorale tutta all'attacco, frizzante e senza esclusione di colpi anche mediatici. Ma le urne, già in fase di spoglio, hanno consegnato una realtà ben diversa. Facce lunghe, delusione evidente e una seria riflessione aspetta i seguaci di Beppe Grillo. I 5 Stelle manderanno in consiglio due rappresentanti: lo stesso Barbero e Massimiliano Dassaro. In linea con le aspettative, guadagnando qualche punto grazie all'effetto-Renzi e al traino del Pd nazionale, la lista di Simona Bedino. Il gruppo di ispirazione centrosinistra ha raccolto il 27%, seppur lontana dai 2293 suffragi conquistati cinque anni fa da Fausto Fogliati. Con Bedino tra le fila della minoranza siederanno Alessandro Negro e Elena De Lago.

Tornata elettorale caratterizzata dalla rincorsa alle preferenze in tutte le coalizioni. Nessun candidato è rimasto al palo. Mister preferenza è Paolo Gandolfo, assessore uscente, con 295 voti. Lo segue, con appena quattro voti di scarto, Francesca Balestrieri, già vicesindaco, che ne raccoglie 294. Vero exploit per le due più giovani new entry del gruppo Gabusi: Luca Marangoni, 26 anni, terzo nella speciale classifica dei più votati con 231 suffragi, e Angelica Corino, 23 anni, che ne ha incamerati 186. In mezzo a loro Firmino Cecconato, anche lui in gran spolvero, capace di 202 scelte. Ottimi risultati anche per Giovanni Bocchino (135), Raffaella Basso (131) e Franca Bagnulo (128). Rimane fuori, un po' inaspettatamente, Giancarlo Ferraris, assessore uscente al bilancio.

Per Marco Gabusi, che per scaramanzia non aveva preparato gli scatoloni, è già tempo di pensare alla nuova giunta. La nuova legge prevede cinque assessori, di cui due donne. La bagarre è iniziata: in tanti scalpitano, soprattutto tra i maschietti. Se paiono sicuri Gandolfo e Cecconato, per la terza poltrona lottano Marangoni e Aldo Gai. Sullo sfondo si profila Nino Perna, figura che potrebbe sparigliare. Tra le femminucce toccherebbe alla giovane Corino. Si vedrà.

Giovanni Vassallo

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