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Il caso

Dopo l’aggressione al pronto soccorso l’Asl spiega quanto sta facendo per proteggere i dipendenti

È stato potenziato il servizio di vigilanza notturna e attivato un numero diretto per chiamare la questura in caso di necessità

In seguito all’aggressione agli operatori del pronto soccorso, avvenuta domenica da parte di alcuni parenti di un paziente ricoverato, e dopo la denuncia del sindacato Nursind, è la stessa Asl a intervenire sul caso.

L’Asl At sta mettendo a punto il piano di interventi concordato con la Rappresentanza sindacale unitaria dell’Asl At (CGIL –CISL – UIL – FIALS – NURSIND – NURSING UP). È stato potenziato il servizio di vigilanza notturna con guardia privata a carico dell’Asl e contemporanea implementazione dei passaggi delle pattuglie della Polizia di Stato e del Comando provinciale dei Carabinieri, in accordo con il Questore ed il Comandante dei Carabinieri. Infatti le forze dell’ordine, prontamente intervenute in occasione dell’ultimo evento occorso, sono giunte sul posto quando ancora erano presenti gli aggressori presso i locali del Pronto Soccorso.

La presenza del posto di polizia è garantita sempre tutte le mattine e saltuariamente il pomeriggio.
È stato fornito dalla Questura al personale del Pronto Soccorso un numero diretto, che deve essere usato prontamente per allertare le forze dell’ordine.

Per quanto attiene agli interventi strutturali, con particolare riferimento al rafforzamento e alla sostituzione delle porte di accesso è in via di aggiudicazione la procedura di gara e i lavori di istallazione sono previsti per i prossimi mesi di settembre/ottobre.
Alla luce del nuovo episodio di violenza verbale e fisica avvenuto nella giornata di ieri in Pronto Soccorso, si stanno valutando con il Direttore del Pronto Soccorso ulteriori misure che possano supportare il personale sia in fase preventiva che successiva agli episodi di violenza.

La Direzione Generale dell’Asl AT

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