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Continua la querelle

Ebarnabo (FdI) sul controsoffitto crollato in piscina: «È stato un errore di progettazione» (video)

Il consigliere regionale interviene sul caso con un video pubblicato sui social

Non si placano le reazioni politiche dopo la chiusura della piscina comunale di Asti, in via Gerbi, a causa del crollo di parte della controsoffittatura. La struttura resterà chiusa almeno fino a settembre, associazioni e atleti sono stati obbligati a trovare piscine alternative fuori da Asti e i disagi non si contano. Dopo l’analisi sulla scarsa disponibilità di strutture sportive adeguate ad ospitare anche attività per le categorie più importanti (compresa una seconda piscina), fatta da Fabrizio Bittner, presidente della Federazione Italiana Pentathlon Moderno e Responsabile del Dipartimento Sport di Forza Italia, ora è il consigliere regionale Sergio Ebarnabo (Fratelli d’Italia) a commentare l’accaduto anche dal punto di vista tecnico.

«Non si tratta di un semplice problema di manutenzione, ma di un errore di progettazione che ha portato a una situazione di rischio per la sicurezza degli utenti – osserva Ebarnabo in una nota stampa – Il controsoffitto installato non è adeguato a un ambiente come quello di una piscina, esposto costantemente a umidità, cloro e infiltrazioni d’acqua. Questi fattori hanno compromesso nel tempo la tenuta dei sottili fili d’acciaio che sorreggono i pannelli, rendendo inevitabile l’intervento. La struttura, progettata e realizzata tra il 2014 e il 2015, necessita di un intervento significativo per essere messa in sicurezza. Se in fase di progettazione fosse stata adottata una soluzione più adeguata, oggi non saremmo di fronte a questa emergenza».

Poi guarda al futuro: «Siamo consapevoli del disagio che questa chiusura causerà a tanti cittadini che frequentano abitualmente la piscina – aggiunge il consigliere regionale – L’auspicio è che i lavori vengano eseguiti con la massima rapidità per ripristinare il servizio nel più breve tempo possibile. Alla luce di quanto accaduto, è fondamentale che in futuro le scelte progettuali vengano fatte con maggiore attenzione e consapevolezza, per evitare che situazioni simili si ripetano».

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