“Dimettermi? Ma io non devo rispondere a chi fa solo della polemica strumentale. Comunque sì, mi sono dimesso”. Sergio Ebarnabo conferma: lascia la vicepresidenza della Fondazione Cassa di risparmio di Asti.
A sollecitarlo a fare questo passo erano state nei giorni scorsi le opposizioni in Consiglio comunale (Uniti si può, Ambiente Asti, Pd) ricordando lo Statuto della Fondazione che prevede che chi riveste incarichi apicali non può svolgere attività politica. E da qualche giorno sulla pagina Facebook di Ebarnabo si poteva leggere la sua intenzione a candidarsi per le prossime regionali (8 e 9 giugno): e i pronostici sono per buono possibilità di un posto in Consiglio regionale.
“Già a dicembre, durante un incontro in Fondazione per gli auguri natalizi, avevo annunciato a tutti le mie intenzioni – spiega ora Ebarnabo – Essendo la Fondazione un ente privato non dovevo pubblicizzare le mie decisioni e infatti ho concordato col presidente Sacco che avrei delegato a lui qualsiasi informazione in merito”.
Ma queste dimissioni sono già state formalizzate? “Certo, ho consegnato le mie dimissioni, ora ci sono le procedure conseguenti” ricorda l’esponente di Fratelli d’Italia che in passato era stato anche vicesindaco e vicepresidente della Provincia (per Alleanza nazionale).
“In ogni caso il mio mandato sarebbe scaduto a aprile come quello di tutti gli altri consiglieri” aggiunge Ebarnabo che ha completato due mandati come vicepresidente della Fondazione. Quindi le sue dimissioni non seguono le richieste delle opposizioni? “Assolutamente no e ribadisco, non è che se mi dimetto dalla Fondazione devo mettere i manifesti in giro, è un Ente privato”.