La nomina da parte di Cerruti dei primi tre assessori ha però scatenato una vivace polemica, soprattutto sui social, con il candidato Marcello Coppo di Fratelli d’Italia che attacca sui metodi adottati per la scelta
Massimo Cerruti, candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle, l’aveva annunciato a marzo: prima del voto gli elettori sapranno la composizione della giunta che lo andrà ad aiutare nel governo della città nel caso venisse promosso nelle elezioni. Per trovare i profili migliori, il Movimento 5 Stelle di Asti aveva indetto un bando pubblico, aperto a tutti i cittadini, attraverso il quale era possibile proporsi come candidati e inviare il curriculum vitae per poi sostenere l’eventuale colloquio selettivo. I curricula sono arrivati, non tantissimi per la verità, ma abbastanza per scegliere i primi assessori ai cinque stelle: l’ing. Marco Allegretti, 37 anni, il commercialista Paolo Ferraris, 28 anni, e l’esperto di amministrazione e comunicazione Davide Palazzetti, 57 anni.
La nomina da parte di Cerruti dei primi tre assessori ha però scatenato una vivace polemica, soprattutto sui social, con il candidato Marcello Coppo di Fratelli d’Italia che in un post mette in evidenza alcune “casualità” legate al bando dei 5 Stelle e ai nomi scelti. Poco dopo il dibattito si è aperto interessando gli attivisti cinque stelle, pronti a difendere le scelte di Cerruti, e chi, invece, ritiene che il candidato a sindaco pentastellato sarebbe scivolato proprio sul cavallo di battaglia del gruppo: la trasparenza.
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Riccardo Santagati