Cerca
Close this search box.
Dion Gagliardi Piero
Attualità

Ecco l’alloggio per i poveri intitolato a don Piero Gagliardi

Acquistato dalla Caritas grazie al lascito testamentario del sacerdote, sarà concesso in comodato d’uso gratuito ad una famiglia composta da una mamma sola con quattro figli

Sono cinque, una mamma sola e quattro figli, in difficoltà economica. Ma, nell’anno difficile della pandemia, vivranno un Natale all’insegna della gioia e della felicità. Sì, perché domenica hanno saputo che, da gennaio, potranno andare a vivere gratuitamente in una nuova casa.
Un sogno reso possibile grazie ad un significativo lascito testamentario indirizzato alla Caritas di Asti da don Piero Gagliardi, parroco di Castell’Alfero dal 1969 al 2014, mancato nel 2019 all’età di 89 anni.
A raccontare tutta la vicenda, con parole piene di gratitudine nei confronti del sacerdote, il direttore della Caritas Beppe Amico.
«Don Gagliardi – ricorda – è sempre stato molto attento alle persone bisognose e continua a farlo anche dal Cielo. Ha infatti lasciato alla Caritas un lascito testamentario da utilizzare a favore dei poveri. La scelta poteva ricadere nel finanziamento delle attività che svolgiamo quotidianamente, oppure, possibilità che abbiamo preferito, nel realizzare qualcosa che lo ricordasse. Con quel lascito, cui abbiamo aggiunto una piccola cifra, abbiamo infatti acquistato un appartamento nella zona est della città. Sarà chiamato “Alloggio don Piero” e verrà lasciato in comodato d’uso gratuito ad una famiglia in difficoltà che non può accedere, per diversi motivi, alle graduatorie delle case popolari o è agli ultimi posti in lista d’attesa».
«L’idea è quella di offrirlo a queste condizioni finché la famiglia, progressivamente, non sarà in grado di contribuire alle spese (condominio e utenze) e poi al pagamento dell’affitto. A quel punto lascerà il posto ad altre persone in difficoltà».

L’annuncio alla famiglia

La decisione era stata comunicata ai familiari del sacerdote nelle scorse settimane, in occasione di una messa di suffragio a cui hanno partecipato solo i parenti stretti e il vescovo Marco Prastaro, a causa della normativa anti contagio. «Sono stati molto felici di apprendere le nostre intenzioni – confida Amico – per cui siamo andati avanti».
Venerdì scorso è stato quindi firmato l’atto, dopodiché domenica Beppe Amico ha accompagnato la famiglia a visitare l’alloggio. «Li avevo tenuti volutamente all’oscuro di tutto – spiega – per cui la sorpresa è stata grande. La signora aveva gli occhi che brillavano. Attualmente stanno vivendo in una casa dagli spazi veramente troppo stretti, per cui l’idea di poter usufruire di un’abitazione dalle dimensioni adeguate è sembrato loro un sogno. Personalmente sono contento perché li conosco da due anni e posso dire che meritano tutto il nostro sostegno».
«L’alloggio – conclude – sarà disponibile da gennaio, dopo alcuni interventi di sistemazione. Comunque è già in atto una gara di solidarietà per contribuire ad arredarlo».
Quello acquistato grazie alla generosità di don Gagliardi, comunque, non è l’unico alloggio che la Caritas concede in comodato d’uso gratuito a famiglie in difficoltà. In due casi si tratta di abitazioni di sua proprietà, in altri di appartamenti che essa stessa ha avuto in comodato d’uso gratuito dai proprietari allo scopo di andare incontro alle famiglie povere.

Elisa Ferrando

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale