Maurizio Rasero sarà nuovamente candidato a sindaco di Asti nelle elezioni di primavera. Una notizia attesa da molti che lui, fino a questa sera, non aveva né smentito né confermato.
Poi, oggi pomeriggio, ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook annunciando una diretta per le 20.2o durante la quale ha sciolto le riserve e annunciato di essere nuovamente pronto per la seconda campagna elettorale volta ad ottenere nuovamente la fiducia degli astigiani.
«Potevo scegliere tanti modi per dire quello che sto per dire, – ha detto il sindaco Rasero in diretta pochi minuti fa – luoghi più o meno istituzionali, scrivere un discorso anziché andare a braccio o citare grandi e famosi personaggi. Invece ho deciso di parlarvi con il cuore e di rimanere qui in questa stanza, in diretta. Una stanza che avete imparato a conoscere nel periodo del Covid. Era il 9 marzo 2020 quando l’Italia finì in lockdown. Nei giorni successivi iniziai da qui le mie dirette. Da qui abbiamo imparato a conoscerci meglio e farci compagnia e forza. Ed è sempre da qui che annuncio che intendo ricandidarmi alle elezioni di maggio per il secondo mandato».
«In questi giorni in tanti mi hanno chiesto se avessi intenzione di sciogliere le mie riserve – ha continuano Rasero – Ritenevo che la mia candidatura a questo secondo mandato fosse data come scontata perché la realizzazione degli obiettivi che ci siamo dati non era da raggiungere in cinque anni, ma con un programma decennale. Il Covid ci ha portato via due anni, che ci ha visto mettere come priorità tutto ciò che era necessario fare. Quindi non ritenevo questa comunicazione fondamentale. Ero impegnato a lavorare per la città. Il lavoro e l’impegno sono stati i più importanti compagni di questa mia avventura. Sono stato un sindaco h24, 7 giorni su 7, senza ferie e vacanze. Il mio motto era “sindaco anche tu” e credo che tutti siano stati ascoltati».
Rasero ha poi parlato delle persone che l’hanno sostenuto fino ad oggi: «Non auguro a nessuno di fare il sindaco come l’ho fatto in questi ultimi due anni, con l’emergenza sanitaria e voglio ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicini. Sono stato un sindaco di strada, nelle frazioni e nelle periferie. Ringrazio tutta la mia squadra, coloro che hanno subito creduto nel mio progetto e chi si è aggiunto, i membri di Giunta e i consiglieri di maggioranza che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Una maggioranza che arriva alla fine compatta. Se molto è stato fatto, vogliamo ancora fare altro. Il nostro era un programma di rilancio della città su dieci anni e i tanti progetti da realizzare sono tra i motivi che mi impongono di non sottrarmi. Mi auguro che tutte le forze civiche e politiche con le quali abbiamo condiviso un percorso vogliano proseguirlo».
Ha poi parlato anche dei suoi oppositori. «Spiace vedere qualcuno che tende dipingermi per quello che non sono – ha detto – Tendono a contrapporre un io con un noi, ma io ho da sempre sostenuto l’importanza della squadra. Naturalmente liberi tutti di raggrupparsi intorno ad altri progetti, ma il concetto di squadra e condivisione non è un’esclusiva di qualcuno. Sorrido poi quando sento qualcuno parlare di società civile: ma cosa vuol dire? Tutti siamo società civile e tutti coloro che si candideranno a maggio lo faranno per fare del bene, spinti da buoni propositi e per spirito di servizio».
Rasero inizierà a confrontarsi con le liste civiche dalla prossima settimana e ha già annunciato di voler aprire un dialogo con altre forze politiche che non l’avevano sostenuto cinque anni fa, come l’UDC.
Gli aggiornamenti sul virus ad Asti
Il sindaco ha poi parlato delle novità sul fronte dell’emergenza sanitaria, tra cui la revoca dell’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, salvo in caso di assembramenti. Ha quindi ricordato anche i contagi sono in calo e che oggi nel comune capoluogo ci sono 652 positivi (un mese fa se ne contavano 2.317, quasi tutti in quarantena a casa). In totale su tutta la provincia oggi si contano 2.467 positivi.
Dati incoraggianti anche dall’ospedale Massaia con 64 persone ricoverate: 61 in reparti normali, 3 in rianimazione. Con i 174 positivi di oggi la nostra provincia supera il 20% di positivi dall’inizio della pandemia: 1 astigiano su 5 ha contratto il virus a partire da febbraio 2020.