Gal Basso Monferrato, penultimo atto. Si sono svolte oggi pomeriggio, martedì, le votazioni dei soci privati dell’ente consortile, dopo che il precedente voto era stato di fatto annullato con deliberazione del Cda uscente. E il risultato è stato pressochè identico alla volta scorsa, con un’unica variante: Angela Motta, delegata dalla Banca di Asti, ha fatto un passo indietro, e il suo posto è stato preso, di fatto, da Claudio Bruno, direttore di Ascom Confcommercio.
Negli otto eletti non c’è Mario Sacco, presidente uscente, che ha pure decisio all’ultimo di non ricandidarsi e con lui non è entrata neanche Confcooperative. Questi gli otto eletti (con 12 voti favorevoli, 2 contrari e 3 astenuti): Mariagrazia Baravalle (Confagricoltura), Massimo Barbero (Casa degli Alfieri), Roberto Dellavalle (Confartigianato), Luigi Franco (Coldiretti), Andrea Cerrato (Consorzio Operatori Turistici), Luigi Dezzani (Consorzio Riviera di Cocconato), Franco Piana (Cia), Claudio Bruno (Confcommercio). Questi nomi vanno ad aggiungersi ai rappresentanti dei sindaci: Daniele Basso (Tigliole), Umberto Musso (Castelnuovo Don Bosco), Roberto Palma (Maretto), Luigi Ferrero (Frinco), Maurizio Deevasis (Cella Monte, Al), Lino Pettazzi (Fubine, Al), Angelo Ferro (Villadeati, Al).
Questi nomi adesso andranno al vaglio dell’assemblea convocata per il 24 alle 17 a Robella e che dovrà approvare il Cda a cui spetterà poi il compito di eleggere il presidente: in pole position Maria Grazia Baravalle, direttrice di Confagricoltura.
Durante l’assemblea di oggi è intervenuto il presidente di Banca di Asti, Giorgio Galvagno, che dopo aver sottolineato come la delega concessa la volta precedente ad Angela Motta era perfettamente regolare, ha ringraziato la stessa Motta per aver fatto un passo indietro e che non avrebbe votato.
Da parte sua Motta, (interpellata successivamente al voto) ,ha ringraziato Galvagno per la fiducia, Carlo Cerrato per aver tentato di candidarla a nome dell’associazione Gente e Paesi, e ha ribadito che il suo passo indietro era teso a “evitare fraintendimenti politici da parte di qualcuno e evitare ai sindaci telefonate di pressione come avvenuto in precedenza”.
Sacco era presidente del Gal dal 1996.