La campagna elettorale per le prossime elezioni regionali, in programma l’8 e il 9 giugno, è ufficialmente iniziata. I primi manifesti della campagna sono comparsi negli ingressi principali di Asti e non tolgono alcun dubbio che l’aria delle urne già soffia sugli astigiani. E non solo per la querelle scoppiata intorno a Sergio Ebarnabo, prossimo candidato per Palazzo Lascaris tra le fila di Fratelli d’Italia. Il suo nome è certo, anche se serve ancora il via libera ufficiale dal Coordinamento regionale. Con lui, salvo ripensamenti dell’ultimo momento, sarà candidato anche il sindaco di Villafranca Anna Macchia.
Già deciso il capolista della Lega che sarà l’attuale vicepresidente della Regione Fabio Carosso. Il secondo nome non è ancora stato ufficializzato, ma nei giorni scorsi si sono rincorse diverse voci su Monica Amasio (assessore comunale all’Urbanistica) e sulla consigliera comunale Domenica Aschiero. Ma un altro nome circolato in casa Lega è stato quello di Giovanna Quaglia, ex assessore regionale durante la Giunta guidata da Roberto Cota.
Anche tra le fila di Forza Italia i candidati per la Regione sembrano ormai sicuri: l’assessore uscente Marco Gabusi cercherà una riconferma e con lui ha dato disponibilità alla candidatura l’attuale consigliera comunale Debora Biglia.
Nel centrosinistra i lavori per identificare i candidati alla Regione sono ancora in corso, «ma pensiamo di ufficializzare i due nomi, un uomo e una donna, entro febbraio» spiega il segretario provinciale del Partito Democratico e sindaco di Moasca Andrea Ghignone. Nonostante non ci siano certezze, una rosa di nominativi è già stata identificata e i candidati del Pd saranno scelti tra lo stesso Ghignone, il sindaco di Baldichieri Gianluca Forno e quello di Calamandrana Fabio Isnardi.
Tra le donne la scelta dovrebbe ricadere tra la consigliera comunale di Asti Maria Ferlisi ed Elena Accossato, assessore a Valfenera.