L’ultimo Consiglio comunale, su input della minoranza, ha parlato del rifacimento (in erba sintetica) del campo di calcio. L’opera impreziosirà l’offerta del Palazzetto dello sport. C’è però un problema: il sedime è la pista di atterraggio dell’elisoccorso 118, quindi al momento del primo scavo, gli atterraggi dovranno spostarsi altrove. La minoranza ha chiesto lumi sulla pista alternativa e come mai a bilancio non siano state stanziate risorse per la realizzazione di una nuova piattaforma attrezzata.
«Non è che senza l’elisuperficie si ritardano gli interventi sulle emergenze. In determinate situazioni l’elisoccorso atterra comunque ed ovunque – ha commentato il vicesindaco Mauro Stroppiana – E poi non dimentichiamo che l’elicottero è un mezzo di trasporto ed il primo intervento lo fa il 118 con un mezzo di soccorso avanzato».
Però il tema elisuperficie non è sconosciuto all’assessore alla Sanità. «Ci stiamo lavorando da un anno ed è una questione che non dipende solo dal Comune ma coinvolge 118 e Azienda Zero – tiene a precisare – Noi abbiamo individuato tre aree e per tutte sono state segnalate delle criticità. L’area davanti la Protezione civile ha il problema della ferrovia (del passaggio a livello) e in un ipotetico futuro, il flusso di treni potrebbe rallentare il trasporto. La Croce Rossa ne ha proposta un’altra: un’area asfaltata nella zona industriale, vicina alla Geloso. Approfondimenti hanno però svelato che lo spiazzo asfaltato è registrato al Ministero come parcheggio di mezzi atti al trasporto internazionale. Abbiamo recentemente fatto dei sopralluoghi su un’altra area vicino alla piscina della Dota, su un terreno di proprietà comunale. Ha il vantaggio che è allo stesso livello della strada; si potrebbe anche solo spianare, ma gli enti ci chiedono di fare dei lavori e quindi stiamo ragionando sul reperimento delle risorse. Onestamente non so se la nuova area sarà pronta quando la prima benna si abbatterà sul campo di calcio, ma posso assicurare che non c’è alcun rischio: abbiamo piste di atterraggio efficienti e raggiungibili nei Comuni vicini».
Perché non ci sono risorse a bilancio? «Non avevamo ancora la relazione tecnica e l’autorizzazione – risponde – Gli enti ci hanno sempre dato un ok condizionato».