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Dal palco di Notre Dameper le donne maltrattate
Attualità

Dal palco di Notre Dame
per le donne maltrattate

Due grandi bluesman hanno prestato la loro professionalità e la loro fama ad un progetto tutto astigiano che mette insieme più associazioni e club di servizio per aiutare le donne vittime di

Due grandi bluesman hanno prestato la loro professionalità e la loro fama ad un progetto tutto astigiano che mette insieme più associazioni e club di servizio per aiutare le donne vittime di violenza. Sotto il cappello di Astrogin, l’associazione per lo studio e la ricerca in Ostetricia e Ginecologia intitolata a Gigliola Rizzoglio, anche Assipax, Lions Club Moncalvo Aleramica, Inner Wheel, Sorptimist, Zonta Club e l’Orecchio di Venere hanno promosso e sostenuto la serata “Dame en rose” che si terrà questa sera, giovedì, con inizio alle 21,15 al Teatro Alfieri organizzata dalla dottoressa Anna Maria Scarrione. Mattatori Vittorio Matteucci ed Emanuele Bernardeschi: il primo è Frollo (il prete innamorato di Notre Dame de Paris) e anche il Conte Capuleti in “Ama e cambia il mondo” nella messa in scena di Riccardo Cocciante e Gerard Presgurvic mentre il secondo interpreta, sempre in Notre Dame de Paris di Cocciante, lo zingaro Clopin.

Una serata fortemente voluta da tutte le associazioni che, a vario titolo e con vari progetti già finanziati e in atto, si occupano delle donne (ma anche degli uomini e dei minori) che sfuggono alle violenze dentro le mura di casa. Molte di loro si presentano in Polizia o dai carabinieri, altre arrivano direttamente in Pronto Soccorso dopo l’ennesima violenta lite e non possono più far ritorno a casa. L’Asl, attraverso il “codice rosa” le prende in carico, ma l’efficacia dell’intervento dipende  dalla rete di operatori e volontari e dalle risorse che hanno a loro disposizione. «I fondi che contiamo di raccogliere nella serata di giovedì – ha spiegato il dottor Maggiorino Barbero, primario di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Asti – verranno utilizzati per acquisti di prima necessità. Banalmente, fra gli scogli da superare per queste donne che si affidano all’ospedale e alle associazioni per sfuggire da una situazione di violenza in famiglia, vi è il reperimento di piccole somme per acquistare un cambio di biancheria, un paio di ciabatte, uno spazzolino da denti e un dentifricio, una ricarica telefonica per avvisare amici e parenti».

Asti è fra le province in grado di offrire una rete di sostegno importante che arriva anche ai cosiddetti “letti segreti”, ovvero luoghi in cui le persone maltrattate vengono curate ed accudite all’insaputa di tutti, per non rischiare ritorsioni e ulteriori violenze. Di qui un appello accorato a partecipare alla serata per continuare a dare una speranza a chi fugge da una situazione di violenza. I dati aggiornati parlano di 40 accessi al Pronto Soccorso di Asti da gennaio ad oggi; di questi 26 hanno riguardato donne, 8 hanno riguardato uomini e 6 i minori. Donne e uomini di ogni età, nazionalità, grado di istruzione e situazione economica. Per questo nessuno può chiamarsi fuori. Il costo del biglietto è di 12 euro e le prevendite sono già in atto. Ulteriori info 324/9011772 – 338/6156794 – 366/9287198.

Daniela Peira

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