Emergenza Coronavirus, nuovi orari per la Cgil
Nuove modalità operative per la Cgil di Asti, guidata dal segretario generale Luca Quagliotti, con l’obiettivo di tutelare operatori e utenti in questo periodo di emergenza Coronavirus.
Il sindacato, con sede in piazza Marconi 26, ridurrà infatti da domani le proprie aperture a tre giorni alla settimana: martedì, mercoledì e giovedì dalle 8.30 alle 12.30. Tuttavia il Caaf, il Sunia (Sindacato unitario inquilini e assegnatari) e l’associazione Federconsumatori non saranno aperti al pubblico. Per informazioni sul Caaf sarà possibile contattare il numero verde 800171111. Invece l’ufficio immigrati, lo sportello Ebap e quello Sanarti rimarranno chiusi. Il referente provinciale risponderà alle mail all’indirizzo: artigianato@cgilasti.it.
Il Patronato Inca (Istituto nazionale confederale di assistenza) garantirà le proprie attività, prediligendo le pratiche urgenti, attraverso i canali di assistenza in remoto (posta elettronica o telefono). Si potrà contattare il patronato scrivendo una mail a: asti@inca.it; canelli@inca.it e nizzamonferrato@inca.it. Resteranno attivi i numeri fissi delle sedi di Asti (0141/533541), Canelli (0141/834808) e Nizza Monferrato (0141-/7261109). Amche l’ufficio Vertenze garantirà la consulenza in remoto, rispondendo alla mail vertenze@cgilasti.it (telefono: 0141/533532).
I funzionari delle diverse categorie saranno, inoltre, reperibili telefonicamente.
Il commento del sindacato
“Invitiamo iscritti, pensionati e lavoratori a rimanere a casa in questo difficile momento – spiegano dal sindacato – rendendo sicuri se stessi, contribuendo a contrastare la diffusione del virus ed aiutando le forze dell’ordine nel loro lavoro. Esprimiamo, inoltre, solidarietà e vicinanza ai lavoratori che prestano obbligatoriamente la propria attività, invitandoli a contattarci immediatamente nel caso in cui non venissero rispettate le norme di sicurezza. Ai lavoratori della sanità, al personale di supporto (compresi addetti e volontari di Croce Rossa e Croce Verde), dipendenti delle case di riposo, che stanno affrontando un difficile momento di stress fisico e psicologico, garantendo cure adeguate ai loro pazienti, un grande grazie da tutti noi”.