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Valle Bormida e Belbo

Emergenza idrica, pronte le ordinanze restrittive

Necessario un razionale utilizzo dell’acqua potabile per preservare i fabbisogni primari per uso alimentare, domestico ed igienico
I sindaci di molti Comuni della Valle Bormida e Belbo hanno emesso un’ordinanza per il “risparmio idrico”. Montabone aveva pubblicato il provvedimento già il 19 luglio. «Alcuni paesi, come Sessame, già ricevono l’acqua con le cisterne – ha spiegato Stefano Reggio, presidente del Com che raggruppa i Comuni dell’Unione Montana Langa Astigiana Val Bormida – A parte i problemi con la rete, già venerdì l’Amag aveva avvisato di criticità nell’approvvigionamento consigliando di emettere ordinanze contenitive».

Le misure per affrontare l’emergenza idrica passano obbligatoriamente dal razionale utilizzo dell’acqua potabile per preservare i fabbisogni primari per uso alimentare, domestico ed igienico, vietando gli usi diversi come l’irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati, il lavaggio di cortili, veicoli privati, il riempimento di fontane e piscine.

«Il problema sono i consorzi rurali che servono molte cascine fuori paese – continua l’intervistato – molte di queste case “panoramiche” sono state acquistate da stranieri del nord Europa che molte volte non rinunciano alla piscina. Utilizzi copiosi mandano in crisi le fonti private e così siamo costretti ad intervenire in loro aiuto».

Le ordinanze, che attivano i controlli delle forze di polizia, prevedono sanzioni pecuniarie anche salate. Utenti avvisati.

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