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Ente provinciale, i "civatiani": troppo silenzio e poca trasparenza sulle liste
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Ente provinciale, i "civatiani": troppo silenzio e poca trasparenza sulle liste

All’interno del Pd astigiano, il gruppo dei “civatiani” esce allo scoperto e chiede maggiore trasparenza sulla formazione delle liste in vista delle elezioni di “secondo livello” in

All’interno del Pd astigiano, il gruppo dei “civatiani” esce allo scoperto e chiede maggiore trasparenza sulla formazione delle liste in vista delle elezioni di “secondo livello” in programma per il 12 ottobre prossimo. La situazione in cui versa l’ente appare grave; a dirlo chiaramente il commissario prefettizio attraverso una lettera inviata a tutti i primi cittadini dell’astigiano. Si legge nella nota stampa inviata dai civatiani “constatiamo sconfortati che il lavoro in corso per la presentazione delle liste è finora coperto da troppo silenzio, a dispetto della gravità della situazione”.

E prosegue parlando della missiva inviata dal commissario: “Non a tutti è forse chiara la gravità della situazione descritta nella lettera del Commissario straordinario: si descrive un sostanziale dissesto finanziario e si dichiara, nonostante le professionalità di cui l’Ente dispone, l’impossibilità di coprire i costi dei servizi essenziali finora garantiti. Siamo preoccupati e ci domandiamo: quali sono le strategie e i programmi proposti dai futuri amministratori al fine di garantire l’erogazione di servizi essenziali ai cittadini (la pulizia dei fossi, lo sgombero neve, la sistemazione delle buche stradali, il riscaldamento delle scuole…)? Urgono risposte e proposte, il silenzio invece è totale e sconcertante. Silenzio da parte degli amministartori in pectore, silenzio da parte di tutti i partiti”.

I civatiani ritengono intollerabile questa situazione e propongono di aprire una “discussione pubblica trasparente, stimolata anche dai partiti, a cominciare dal Partito Democratico, che finora non ne ha avvertito la necessità. La sua lettera non può cadere nel dimenticatoio e per tentare di squarciare il silenzio ci faremo promotori di un incontro pubblico”.

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