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Entro domani le candidatureper guidare la Casa di Riposo
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Entro domani le candidature
per guidare la Casa di Riposo

Con il tempo che rema contro e davanti ad un futuro estremamente incerto, la Casa di Riposo “Città di Asti” continua la sua attraversata nel deserto. Dopo la definitiva bocciatura del nome di

Con il tempo che rema contro e davanti ad un futuro estremamente incerto, la Casa di Riposo “Città di Asti” continua la sua attraversata nel deserto. Dopo la definitiva bocciatura del nome di Mariangela Cotto a commissario dell’ex IPAB, il sindaco Brignolo sa che deve fare in fretta, assieme alla Provincia e alla Cassa di Risparmio, per trovare una figura capace di prendere in mano le redini del Maina. Chi? Ancora non si sa.

«Ritengo sia utile acquisire al più presto suggerimenti ed eventuali disponibilità personali a svolgere funzioni amministrative in vista dell’ormai prossima nomina regionale di un commissario per un periodo limitato ad alcuni mesi – commenta Brignolo – Chiedo pertanto a chiunque ritenga di possedere le caratteristiche adeguate di segnalarmi, entro mercoledì 3 febbraio, la propria disponibilità di cui si potrà tenere conto nella nomina regionale». Un appello lanciato agli astigiani, nella speranza di trovare un soggetto che sia in grado di rimettere in carreggiata la Casa di Riposo con un deficit di quasi 1,5 milioni di euro. Ma il tempo non gioca in favore perché il 31 marzo scadrà il termine per presentare in Regione la proroga per ristrutturare i reparti “Suor Paola” e “Suor Ambrogina”, pena la perdita definitiva dell’accreditamento degli stessi.

«Per ottenerla, però, bisogna poter contare su un mutuo di un paio di milioni di euro che avrebbe concesso la Cassa di Risparmio a fronte di un piano di rilancio e sviluppo della residenza di via Bocca» precisano in una nota i rappresentanti del Movimento 5 Stelle. «Sono passati tre mesi dalle dimissioni del CdA – continuano i pentastellati Davide Giargia e Macella Serpa – Avevamo chiesto al sindaco più trasparenza e celerità sulla questione e invece, dopo aver rivelato che aveva tenuto nel cassetto il primo niet della Regione, sveliamo che anche il suo piano B è stato fallimentare. Non sa che pesci pigliare».

I Cinque Stelle tornano quindi all’attacco del sindaco ricordando le precedenti nomine di Brignolo finite male, non solo in Provincia e come membro del CdA della Cassa di Risparmio, ma anche quella dell’attuale direttrice della Casa di Riposo, la dottoressa Panelli, che per un breve periodo era stata chiamata a ricoprire il ruolo di dirigente dei Servizi Sociali, in Comune, ruolo poi rivelatosi incompatibile con l’impiego al Maina. «Si continua a perdere tempo – tagliano corto Giargia e Serpa – cercando, addirittura, di addossare la colpa agli altri, in questo caso la Regione che interpreta sfavorevolmente le norme. Chiediamo al sindaco di fare un passo indietro e di dimettersi per il bene della Casa di Riposo e della città».

Dal canto suo, Brignolo, sfumata la possibilità di affidare il Maina a Mariangela Cotto, torna sul caso anche per smentire di aver ipotizzato, e condiviso con la CrAsti, una possibile nomina urgente di un nuovo CdA, al posto del commissario, affinché nello stesso ci potesse comunque entrare Mariangela Cotto: «Smentisco che il Comune abbia preso in considerazione, e tanto meno condiviso con la Banca, l’ipotesi di tornare al Consiglio di amministrazione per nominare al suo interno Mariangela Cotto – puntualizza il sindaco – L’ipotesi di commissariamento è stata giudicata più incisiva da tutti gli enti proposti a nominare il CdA e su questo non c’è alcun ripensamento». La smentita di Brignolo è diretta al Movimento 5 Stelle che, in una nota ufficiale, segnala un’opzione del genere, riferendosi a quanto sarebbe emerso in una precedente commissione consiliare. Qui l’assessore ai servizi sociali Piero Vercelli, aggiornando i presenti sul caso Maina, aveva detto che le strade da percorrere non potevano che essere due: nomina di un commissario, o un nuovo CdA.

«E’ vero, ho spiegato quali erano le possibilità previste dalle legge, il commissariamento o il nuovo CdA, ma non ho mai detto che Mariangela Cotto avrebbe potuto fare il presidente in un nuovo Consiglio di amministrazione. Qui si strumentalizzano le cose che si vogliono e, se qualcuno ha dei dubbi, può accedere ai verbali della commissione per accertare le esatte parole che ho usato». Ecco quindi la replica di Marcella Serpa, presente in commissione. «Mai detto che che sia stato l’assessore a ipotizzare l’entrata di Cotto in un nuovo CdA, ma che, tolta l’ipotesi del commissariamento, il piano B fosse identificare un nuovo Consiglio di amministrazione. In ogni caso hanno perso tempo prezioso, lasciando che le settimane passassero pur avendo avuto già a fine dicembre il parere negativo della Regione in merito alla nomina. E questo è imperdonabile».

Riccardo Santagati

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