Una diagnosi e un trattamento precoce permettono di guadagnare tempo prezioso: è per questo motivo che la prevenzione è al centro delle azioni del Sistema Sanitario Regionale e per l’epatite C, anche di quella nazionale. Il virus dell’epatite C (HCV) è la più comune causa di malattia cronica del fegato e se l’infezione non è trattata può essere permanente. L’evoluzione della malattia può causare problemi di salute gravi e anche il decesso: il 20-30% dei pazienti sviluppa nell’arco di 10-20 anni cirrosi e, in circa l’1-4%, successivo epatocarcinoma.
Può essere una malattia a breve termine che guarisce spontaneamente con l’eliminazione del virus. Il periodo di incubazione varia da 2 settimane a 6 mesi e l’infezione acuta è nella maggior parte dei casi asintomatica: circa il 70% delle persone infette, infatti, non sa di esserlo. Circa il 30% delle persone infette elimina spontaneamente il virus senza alcun trattamento, mentre in circa il 70% dei casi si sviluppa la malattia cronica. L’esordio della malattia è insidioso e si presenta con anoressia, nausea, vomito, febbre, dolori addominali e ittero: raramente si osserva un decorso fulminante fatale, mentre un’elevata percentuale dei casi va incontro a cronicizzazione.
L’Organizzazione mondiale della Sanità stima che il livello di infezione sia variabile a seconda del Paese: meno dell’1% nel nord Europa, Canada e Australia; circa l’1% in USA e nella maggior parte dell’Europa e oltre il 2% in Africa, America Latina e Asia centrale e sud-orientale. In Italia l’1‐2,2% della popolazione è entrata in contatto con il virus, e una percentuale tra lo 0,74 e l’1,7% presenta attualmente un’infezione attiva.
Come avviene il contagio
Il virus dell’epatite C si trasmette entrando in contatto con il sangue di una persona infetta, ad esempio in occasione di: condivisione di aghi e siringhe, trasmissione per via verticale da madre a figlio, esposizioni sanitarie, trasfusioni di sangue e trapianti di organi, rapporti sessuali con persona infetta, tatuaggi o piercing non regolamentati e condivisione di oggetti personali.
L’epatite C non si trasmette condividendo posate, allattando, abbracciandosi, baciandosi, tenendosi per mano, tossendo o starnutendo, utilizzando in comune servizi igienici, bagni e saune. Inoltre, non si diffonde attraverso il cibo o l’acqua.
Come funziona la terapia
La terapia è raccomandata per tutte le persone con epatite C acuta o cronica: consente di trattare in modo sicuro ed efficace tutti i pazienti indipendentemente dall’età, dalle comorbidità e dalla severità della malattia di fegato. Prevede la combinazione di più farmaci da assumere per via orale e cura oltre il 95% dei casi con pochi effetti collaterali: è tra i più potenti trattamenti antivirali oggi disponibili.
La prevenzione e lo screening in Regione Piemonte
Non esiste attualmente un vaccino per prevenire l’infezione da epatite C, pertanto la prevenzione dipende dalla riduzione del rischio di esposizione al virus in ambiente sanitario e nelle popolazioni a maggior rischio mediante l’adozione di misure igieniche volte a evitare il contatto con sangue contaminato. Il Ministero della Salute ha promosso su tutto il territorio nazionale lo screening gratuito rivolto alle persone nate tra il 1969 e il 1989 su base volontaria e gratuita e può essere effettuato mediante l’esecuzione di: test sierologico, con la ricerca di anticorpi anti-HCV su prelievo di sangue, test capillare rapido.
In caso di esito positivo sarai contattato direttamente dal Centro Specialistico di riferimento locale per la presa in carico e per concordare l’inizio della terapia antivirale.
Dal novembre 2021 ad oggi sono 98.286 i piemontesi che si sono sottoposti al test, di cui 97 sono risultati positivi all’HCV.
Come aderire online
È possibile dare la propria preadesione andando sulla pagina https://www.salutepiemonte.it/servizi/screening-epatite-c?nid=1165
Si sarà poi contattati dall’Asl di appartenenza per effettuare il test.
I centri di cura e prevenzione e le iniziative sul territorio regionale si trovano qui: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/prevenzione/screening-epatite-c
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