Marciapiedi, parchi, edifici abbandonati sono spesso oggetto di segnalazioni per la presenza di erbacce, immondizia o scarso decoro. Ma non mancano casi più clamorosi. Camminando in via Ottolenghi, a pochi passi da piazza Roma, la desolazione che si vede davanti alla Sinagoga lascia senza parole. L’erbaccia ha preso il sopravvento, crescendo a dismisura e, tra di essa, non mancano tracce di rifiuti che rendono il luogo ancora più deprimente.
I turisti che transitano davanti alla Sinagoga sono i primi ad accorgersi delle precarie condizioni in cui versa l’ingresso e i commenti sono più o meno tutti uguali: «Che tristezza vedere un luogo così importante ridotto in questo modo» dicono alcuni passanti che lunedì mattina hanno avuto l’ardire di fermarsi per scattare alcune foto. Non mancano poi i pregiudizi culturali da parte di chi, non leggendo le scritte presenti nel cortiletto, punta il dito contro i musulmani scambiando la Sinagoga per una Moschea.
Possibile che nessuno, tra Comune, associazioni varie e gestori dell’immobile, si sia posto il problema del degrado presente? Il sindaco, ad esempio, può firmare apposite ordinanze che obblighino i privati (come in questo caso) a intervenire con urgenza per il ripristino del decoro in aree che si affacciano sulla pubblica via. La Sinagoga di Asti è gestita dalla comunità ebraica di Torino dal momento che, in città, sono pochi i cittadini di fede ebraica ancora presenti. «Abbiamo segnalato più volte il problema dell’erba alta davanti alla Sinagoga perché è un problema che ci sta a cuore» commenta Gian Michele Amerio, presidente di Cepros (Centro per la promozione delle opportunità di socializzazione).
Ma né Cepros, né l’Associazione Italia-Israele, guidata da Luigi Florio, hanno libero accesso alla Sinagoga per effettuare il taglio dell’erba. «Abbiamo fatto presente alla Comunità di Torino che c’è l’erba a un’altezza considerevole – aggiunge Florio – Ci è stato detto che sarebbero intervenuti nel giro di pochi giorni». Più duro è Vittorio Valabrega, israelita di Torino, ma da qualche anno residente ad Asti: «Sono inorridito dal comportamento della Comunità ebraica di Torino rispetto alla manutenzione di quell’area». Ora si spera che davvero, nel giro di pochi giorni, l’ingresso della Sinagoga sia ripulito a dovere e restare tale.
[foto J.R.]