Tra i piccoli coltivatori di erbe aromatiche e officinali l'azienda del Colle San Michele di Rosanna Cancellara a Nizza Monferrato è assolutamente particolare, forse unica nel suo genere. Accanto
Tra i piccoli coltivatori di erbe aromatiche e officinali l'azienda del Colle San Michele di Rosanna Cancellara a Nizza Monferrato è assolutamente particolare, forse unica nel suo genere. Accanto alla produzione di ortaggi e frutta biologici gestita dal figlio e dal marito, la signora Rosanna, coltiva qua e là, tra le serre e il giardino, erbe aromatiche di ogni genere, alcune delle quali antiche e poco conosciute come la choisya, la cerea (che definisce per il suo gusto tra origano e timo la perfetta unione tra meridione e settentrione), issopo, santoreggia e altre.
Erbe che coltiva con criterio e passione, seguendo i ritmi della natura e i vantaggi delle consociazioni tra erbe e ortaggi per tenere a bada malattie e parassiti, che taglia in punta di forbici per evitare che gli oli sprigionati si ossidino e diventino tossici, che lascia essiccare naturalmente e che poi trasforma in delizie sotto vetro dai nomi come "Cibo selvatico" per indicare il pesto di tarassaco. Ricette molto antiche, alcune tramandate dalla bisnonna esperta di erbe, altre "inventate" grazie alla conoscenza acquisita prima durante gli studi di agraria poi con oltre vent'anni di pratica. Il pesto di ortiche, di melissa, di salvia, di salvia e melanzane, le marmellate con fiori, erbe e frutta come la marmellata di petali di rose, di primule e di violette, tisane e sciroppi di rosa, di camomilla di sambuco e di fichi sono alcune delle specialità che nascono nel suo orto-giardino e che in estate si uniscono alle erbe e ai fiori di montagna che va appositamente a raccogliere in Val d'Ayas.
Certamente una piccola produzione che fa da cornice alla principale produzione di ortaggi tra i quali spicca il cardo gobbo di Nizza, ma che raccontando la passione per il verde, la natura e le piante, mette in pratica un concetto molto caro alla titolare secondo la quale: «un'azienda agricola dovrebbe poter trasformare senza troppe difficoltà burocratiche il proprio prodotto, non avere stoccaggi e non puntare alle grandi quantità per mantenere il più possibile integre le proprietà nutrizionali dei cibi».